Chiara Ferragni è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Fashion blogger, influencer, imprenditrice digitale, moglie e mamma. Criticata, idolatrata, di certo mai indifferente agli occhi del pubblico. Ogni istante della sua esistenza sembra essere immortalato ed inserito nel moderno album di famiglia che è oggi Instagram, in una perfetta armonia fra successi personali e deliziose scene di vita quotidiana. Ma è davvero così?
La verità è che attraverso i social riusciamo a conoscere solo il 30% di quella che è Chiara Ferragni, nonché di quello che fa nella vita, come ammette la stessa influencer. Questo pensiero deve essere passato anche attraverso i corridoi di Netflix, i primi a proporre a Chiara, nel 2017, una docu-serie sulla sua vita, con l’intenzione tuttavia di focalizzarsi prettamente sull’aspetto privato. Ma Chiara è una donna del segno del toro, ostinata e testarda, e non si ferma ad un’offerta che non sente di poter far propria al cento per cento. Ecco quindi la decisione di collaborare con il produttore Francesco Melzi d’Eril e la regista Elisa Amoruso, che la seguono dal matrimonio a Noto a settembre 2018 fino ai primi giorni di quest’anno per estrarne un ritratto puro e sincero.
“Questo film è stato come una sessione terapeutica nella quale ho imparato a conoscermi di più. Ero spaventata all’idea che qualcuno raccontasse la mia vita, ma Elisa ha davvero fatto un ritratto di me molto vero ed onesto”, confessa Chiara facendo trapelare una grande emozione mista a soddisfazione. Il film si apre e si chiude con i filmati di mamma Marina di Guardo, che presentano una Chiara molto piccola ma già sicura di sé e a proprio agio di fronte all’obiettivo. È proprio dalla scrittrice che Chiara inizia a guadagnare quella sicurezza in sé stessa che da grande si rivelerà essenziale in un mondo pieno di haters pronti a giudicare ogni tua singola mossa. Dalle gite di famiglia alle grandi città il passo è breve: Milano, New York e Los Angeles diventano i luoghi del cuore per Chiara, quelli in cui viene portata grazie all’ingresso nel mondo del fashion.
Non è facile capire dall’esterno come questo settore sia cambiato grazie all’avvento dei blog di moda e dei social network, ma ci viene spiegato in maniera semplice ed immediata. E’ il racconto di un viaggio dal quale la protagonista non è ancora rientrata. L’entrata è stata dura (“Non mi sentivo accettata dal settore moda, tutti si conoscevano ed erano più grandi di me, mi facevano sentire scomoda”, confessa la Ferragni), ma il cambiamento è ben scolpito: Silvia Venturini Fendila definisce “pioniera in un momento un cui non si capiva cosa stesse succedendo”, sottolineando la transizione vissuta grazie a questi personaggi. Elogi anche da Alberta Ferretti: “Chiara è entrata in un mondo e l’ha fatto suo da protagonista”. Non male per una ragazza di provincia che a soli 22 anni fonda il proprio blog e collabora con un team di ben 10 persone. Ora che ne ha dieci di più ed è CEO della propria azienda, il team si è espanso in maniera rilevante, ma Chiara è presente al 100% in ogni singola decisione, mettendoci passione e gratitudine nei confronti di persone che lavorano ogni giorno per far vivere il suo sogno.
Non solo influencer ed imprenditrice, ma anche e soprattutto fragile e vulnerabile. Chiara Ferragni non risparmia alcun tema, a partire dalla relazione professionale con Riccardo Pozzoli. “Quando sono arrivate le prime collaborazioni non sapevo bene come funzionasse il tutto. Riccardo è stato un buon business partner, ma nessuno ha mai creato me se non me stessa”. La rottura diventa però definitiva nei primi mesi del 2018, quando Chiara Ferragni sta per partorire Leone, a causa di un ‘tradimento’ professionale da parte di Pozzoli. Chiara, delusa e ferita, non vacilla ma sfrutta il momento per crescere come donna e capire che qualsiasi cosa può farla contando solo su sé stessa, tanto nel lavoro quanto nella vita privata.
Essere trasparenti significa avere anche il coraggio di parlare delle difficoltà vissute durante gli ultimi mesi di gravidanza, a causa di un problema alla placenta che stava influenzando negativamente la crescita del bambino. Chiara e Federico sfruttano il potere della condivisione per lanciare un messaggio alle persone che si trovano nella medesima situazione: non siete soli, a noi è capitato ed è andato tutto bene. Non smettete mai di sperare.
Un film divertente, fondamentale per capire i nostri tempi, nonché un piacevole e toccante percorso a 360 gradi nella vita di una ragazza che ce l’ha fatta per davvero. Dal film non scopriamo quasi nulla di davvero “unposted”, quindi che non sia già stato toccato o raccontato, ma sicuramente i temi essenziale della vita di Chiara Ferragni vengono approfonditi e messi a disposizione del pubblico per farne propri. Tre le lezioni di vita da tenere sempre presenti: agisci sempre come la persona che vorresti essere (a tal proposito, Chiara si è inventata una sorta di personaggio fearless chiamato “La Chiara che vorrei“), goditi ogni momento di felicità e non avere la pretesa di capire tutto nel singolo istante nel quale succede. Ogni cosa che ti accade ha o avrà un senso, devi solo aspettare ed avere fede!
Ma qual è allora il segreto del suo successo? Ci piace pensare ad un mix fra momento giusto, capacità di comunicare ed intraprendenza, senza smettere mai di sognare e di credere in quello che si fa.
Image Source: @chiaraferragni