Orfana di scrittori come Giorgio Faletti e Stieg Larsson, da anni mi aggiro fra gli scaffali delle librerie, settore gialli, alla ricerca di un romanzo che mi trasporti in un vortice di supposizioni, sospetti, e anche paure. Ho cercato ovunque il libro che mi facesse gelare il sangue nelle vene, tenendomi sveglia tutta la notte pur di scoprire chi fosse l’assassino. Finalmente ho trovato lo scrittore che degnamente può raccogliere l’eredità di questi due giallisti prematuramente scomparsi. Si tratta del francese Franck Thilliez, nelle librerie italiane con Il sogno, pubblicato da Fazi Editore. Di Thilliez avevo già letto il precedente romanzo, intitolato Il manoscritto, uscito l’autunno scorso. Ero immediatamente rimasta affascinata dalla logica perfetta della trama, dalla scrittura ragionata e scorrevole. Non aspettavo altro che una conferma per poter dire «di questo autore voglio leggere tutto quello che verrà tradotto in italiano!». Conferma che è arrivata grazie a Il sogno. La protagonista de Il sogno è Abigaël, psicologa criminale dall’incredibile intuito, che soffre di narcolessia. Il suo corpo è ricoperto da cicatrici e bruciature. Purtroppo per Abigaël è sempre più difficile distinguere la realtà dai sogni iperrealistici che la paralizzano nel sonno; utilizza quindi l’automutilazione per ancorarsi alla realtà. Quelli che la vengono a trovare nel sonno, non sono mai sogni piacevoli, ma immagini che fanno leva sulle sue paure più profonde, in particolare quella di annegare.
Insieme al fidanzato poliziotto Frédéric, Abigaël sta lavorando su un’indagine che riguarda un rapitore seriale di bambini, denominato dagli investigatori Freddy. Sono scomparsi tre bambini. Ogni nuovo rapimento è annunciato con un macabro spaventapasseri, vestito con gli abiti del piccolo rapito precedentemente. Durante queste indagini, Abigaël rimane vittima di un terribile incidente automobilistico, in cui perdono la vita il padre e la figlia adolescente. Lentamente, la nostra protagonista, inizia a sospettare che nell’incidente sia coinvolto lo stesso Freddy. Ma si tratta di ipotesi reali o frutto dei suoi sogni?
Franck Thilliez, scrittore con una vena gotica e horror, è abilissimo a giocare con il lettore, che viene costantemente coinvolto nelle indagini e a cui è richiesto un certo livello di attenzione durante la lettura. Infatti tutto il romanzo è organizzato attraverso un tempo frammentato, con continui salti in avanti e all’indietro. Un piccolo aiuto all’orientamento viene però fornito da una linea temporale, che introduce i capitoli: se vi avventurerete nella lettura de Il sogno, vi consiglio di seguirla fedelmente, verrete ricompensati!
Come nel precedente Il manoscritto, anche in questo caso tutta la vicenda ruota intorno all’intuito femminile e materno, che viene messo in dubbio più volte. Durante la lettura vi capiterà di cambiare parere, di propendere a volte per Abigaël e altre volte per chi sostiene che ormai la narcolessia si è fatta strada nel suo cervello, impedendole di essere lucida.
Alla fine però tutto si risolverà e avrete chiaro cosa era un sogno e cosa realtà. Per fugare ogni dubbio però vi viene chiesto un ulteriore sforzo di attenzione. Osservate bene i codici numerici che appaiono nella storia. Uno di questi vi servirà per entrare nel sito della casa editrice e scaricare un capito mancante, il numero 57, l’unico in grado di fugare ogni dubbio! Ora non vi resta che farvi avvolgere dai sogni, dagli incubi e dalle paure, leggendo quello che si aggiudica il titolo di thriller dell’estate!
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