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Solo un ragazzo: basta una notte per perdere tutto

by Diletta Cecchin
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Aveva messo al mondo un delinquente, dicevano le voci quell’estate. Violento e imprevedibile. Rabbioso. Aveva approfittato di una finestra aperta. Si era perfino armato. Li aveva colti nel sonno. Terribile, davvero.

Solo un ragazzoL’adolescenza, un’età ingrata e difficile, per chi la vive e per chi sta intorno a queste creature, non più bambine, non ancora adulte, che sembrano avercela col mondo. Durante l’adolescenza si forma la nostra personalità, si creano ideali e convinzioni, forti solo come a quell’età possono essere. Per gli adolescenti non esiste il grigio, è tutto bianco o nero, e questo si trasforma spesso in frustrazione, ribellione, convinzione di non essere compresi. Dell’animo di un adolescente narra il nuovo romanzo di Elena Varvello, intitolato Solo un ragazzo, pubblicato da EinaudiSolo un ragazzo. Il protagonista di Solo un ragazzo non ha un nome, è un presenza, che aleggia nel romanzo attraverso le parole e i ricordi di chi l’ha conosciuto. Diciotto anni, capelli lunghi, il cappuccio della felpa calato sul volto. Fin da subito il lettore percepisce che è successo qualcosa di terrificante. Il ragazzo si è macchiato di atti terribili, incomprensibili alla sua famiglia, ingiustificabili dall’intera comunità. E poi cosa gli succede? La violenza risale a un’estate di vent’anni prima, d’allora cosa ne è stato del ragazzo? Intorno a lui gravitano altri personaggi: la madre, il padre, le due sorelle. Personaggi svuotati, privati della normalità della vita quotidiana. Personaggi ai margini, che ripetutamente si chiedono cosa non hanno capito del ragazzo. E insieme a loro il lettore, che fino alla fine del romanzo non capisce se il protagonista soffre di un profondo disagio o è semplicemente un delinquente, come ce ne sono tanti. Se siete alla ricerca di risposte, Solo un ragazzo non è il libro che fa per voi. Perché arrivati all’ultima pagina i dubbi e le domande saranno più delle certezze. Elena Varvello costruisce un personaggio che è un simbolo e lo inserisce in un contesto misterioso, onirico. Di volta in volta, ci immedesimiamo nella madre, nel padre, nelle sorelle. Soffriamo con loro. Li giustifichiamo negli errori e nei cedimenti. Ma il mistero che aleggia intorno al ragazzo resterà irrisolto. Ma alla fine, la vita non sempre offre risposte certe, per questo Solo un ragazzo è una perfetta metafora dell’esistenza. Un romanzo arcano, perfetto per chi vuole farsi avvolgere dalla spirale dell’adolescenza.

Image Source: Einaudi

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