+Ore 20.00 italiane: mi trovo all’aeroporto di Milano Malpensa, in attesa del mio volo per Londra Gatwich previsto per le 21.50.
Ho con me solo un bagaglio a mano, sperando segretamente di non superare il limite di 10kg almeno all’andata (al ritorno, in effetti, si sarebbe rivelata un’impresa impossibile). In testa, tanta voglia di scoprire una città nuova, un mondo diverso, un differente modo di vivere.
Sono già stata a Londra sei anni fa, gita scolastica della quinta superiore: esperienza indimenticabile, per quanto riguarda il fattore umano, ma i ricordi della città sono sfocati. Ho visto Londra con il filtro dei professori, attraverso le loro spiegazioni e le loro scelte: ora voglio rivederla con i miei occhi, respirarla, viverla.
E’ qualcosa che faccio abbastanza spesso: un biglietto aereo, un bagaglio leggero e via, alla volta di una nuova città da scoprire, una cartina con qualche punto di riferimento e un’amica per perdersi almeno in due. Stavolta, la scelta di Londra è dettata da un amico, che vive là per motivi di studio.
Mentre mi perdo nelle mie riflessioni, quasi non mi accorgo che il mio volo è in ritardo di un’ora: metto le cuffie dell’ipod, acquisto un libro e mi perdo nuovamente.
Raggiungo il centro di Londra alle 2:00 di notte, ora inglese: sono stanca, ma mi concedo una foto al London Eye illuminato, prima di raggiungere il quartiere di Putney, dove il mio amico alloggia. L’atmosfera è carica di promesse. Ora, non starò ad illustrarvi i dettagli di Londra quasi fossi una guida turistica: quelli li potete trovare su qualsiasi sito, in qualsiasi libro. Io voglio raccontarvi le mie sensazioni.
Londra è una città che include: ci puoi vivere anche se sei nato altrove, è la meta di milioni di persone diverse, con differenti aspirazioni e background il più variegati possibile. Crea senso di appartenenza, non ti obbliga a conformarti: ti basta l’intraprendenza, la voglia di cominciare da capo e di crearsi delle proprie tradizioni e…un abbonamento ai mezzi. Sì, perché ovunque, in qualsiasi momento del giorno e della notte, troverai un mezzo che ti porta dall’altra parte della città, senza fatica e senza dover aspettare.
A nessuno importa chi sei, da dove vieni, come parli, cosa mangi, come ti vesti: puoi essere londinese d’adozione, e trovare abbastanza facilmente lavoro, senza dare troppe spiegazioni e basandoti solo sulle tue forze.
Definirei Londra la città delle nuove opportunità, in cui ci si può continuamente reinventare, in cui modellare la propria identità a seconda dei propri gusti e delle possibilità che si presentano.
Respirare Londra ti fa davvero sentire cittadino del mondo: penso che non esista città italiana in grado di garantire la medesima sensazione di libertà e possibilità, senza nulla togliere all’Italia, che è e resterà sempre “casa mia”.
Londra non è solo una città, è un mood, uno stato d’animo, in definitiva uno stile di vita.
Londra è matta, eccentrica, bizzarra e imprevedibile: fate voi. Non vi dico il perché, per non vorrei rovinare la sorpresa a chi non ci è mai stato.
Lode a Londra, quindi, meraviglia che non lascia scontento nessuno ed è alla portata di tutte le tasche. Probabilmente è questo che la rende tanto speciale: vederla una volta sola non basta, bisogna viverla.
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