Protagonista del Festival di Sanremo non è solamente la musica, ma anche la moda. Mentre le orecchie vanno alle melodie dei cantanti, gli occhi sono inevitabilmente puntati sui look degli artisti, e di questo se ne parla per giorni, se ne parla sui social, se ne parla ovunque.
Proprio tutto questo parlare rappresenta un’occasione cruciale per i brand, che sperimentano così un nuovo modo di comunicare con il proprio pubblico. Ma non è tutto facile come sembra: non basta infatti disegnare un bell’abito per farlo approdare all’Ariston, ma è fondamentale che questo abito si inserisca perfettamente nella sfera dell’artista, della sua personalità e del messaggio che l’artista stesso desidera trasmettere. E quando il mondo dello spettacolo si unisce a quello della moda e della comunicazione, i risultati possono essere straordinari.
Primo protagonista – in ordine temporale – di questo Festival è Versace, che a poche ore dall’inizio della prima serata guadagna visibilità grazie ad una foto di Leone Lucia Ferragni, postata sul profilo di mamma Chiara, mentre indossa una camicia sulla quale sono presenti le iniziali dei membri della famiglia, sorellina compresa: FCLV. Lo stesso brand veste il papa, Fedez, elegante e pop grazie alle inconfondibili stampe multicolor di Donatella. Francesca Michielin, compagna di Fedez sul palco, sceglie invece Miu Miu, ed il risultato è molto piacevole. Nonostante non sia affatto facile vestire una ragazza giovane per una serata così importante perché il rischio di invecchiare o di banalizzare è dietro l’angolo, i look risultano sempre freschi e di classe. Il nero e l’argento sono i protagonisti tanto nell’abbigliamento quanto nel make-up, tonalità che si adattano benissimo alla carnagione della cantante veneta e che contrastano bene con il bon ton dell’abbigliamento.
Gaia Gozzi, nelle cui vene scorre sangue brasiliano da parte materna, porta sul palco le creazioni di Ferragamo. Bellissima e sensuale, ogni abito si colloca in maniera egregia nell’atmosfera carioca che la cantante rievoca durante le performance, in particolare grazie alle frange applicate sui polsi che ondeggiano a suon di musica sulle note di Cuore Amaro. Il trucco, realizzato con prodotti Lancôme, è affidato alle sapienti mani di Daniele Lorusso, meglio conosciuto come Mr Daniel, uno fra i make-up artist più apprezzati e talentosi del panorama attuale.
La stessa mano firma anche il beauty di Elodie, che incanta la platea dell’Ariston come co-conduttrice della seconda serata. Una donna forte e fragile, erede di un passato importante del quale mette al corrente il pubblico e che sfrutta per lanciare messaggi potenti, specialmente rivolti alle quote rosa. Sceglie di vestire l’evocativo colore rosso, avvolta nelle stoffe di Versace e Giambattista Valli con gioielli Bulgari, ed un mini dress oro di Oscar De La Renta. Semplicemente divina. Dietro ai look vi sono le sapienti mani della stylist Ramona Tabita.
Il rosso viene anche scelto da Arisa durante la prima serata (nonostante l’accostamento non troppo vincente di diverse tonalità), da Coma Cose, La Rappresentante di Lista, Bugo ed Orietta Berti. Vale la pena spendere due parole sui look di quest’ultima e sulle scelte di GCDS: dopo 29 anni dall’ultima apparizione a Sanremo, in barba all’età anagrafica, la cantante porta egregiamente delle creazioni di paillettes che danno il meglio di sé sotto le luci dei riflettori. Anche con i ricami a forma di conchiglie cuciti sul seno, riesce ad essere contemporanea e coerente in termini di stile e personalità.
La maison Dior è invece l’artefice di tutti i look di Madame a Sanremo, cantautrice urban classe 2002 che è già ai vertici delle classifiche, musicali e di gradimento. Il tailleur specchiato ed il vestito di cristalli che svela la pelle della ragazza sono la spiegazione “materiale” del messaggio che la stessa ragazza lancia per spiegare il look: “Questa sera mi vesto da madre. Madre della mia voce. Quello su cui mi sono specchiata é stato fecondato con la mia natura creando la mia identità”. Anche l’ultimo outfit, molto simile ad un abito nuziale, sposa il messaggio lanciato sul palco. Anche il make-up è a cura di Dior, ed i prodotti utilizzati appartengono per intero alla linea Dior Backstage.
Anche gli uomini ed i gruppi hanno saputo distinguersi in termini di stile. I Maneskin, primo gruppo rock a vincere un’edizione di Sanremo, sono vestiti da Veronica e Kean Etro, che per loro realizzano creazioni basati su un’idea di libertà e ritorno corporale alle origini. Di fondo troviamo un’ispirazione agli anni ’70 in termini di forme, e colori che oscillano dai più naturali ai più cupi (ma scintillanti) senza vie di mezzo. Vincitori anche in termini di stile e personalità fuori dagli schemi.
Non stupiscono più invece i look punk rock di Achille Lauro a Sanremo, per il quale la trasgressione è ormai diventata un’abitudine alla quale non facciamo quasi più caso. I capi di Gucci sono semplicemente perfetti per performance eseguite sul palco (sappiamo bene che Alessandro Michele è molto abile delle contaminazioni tra la moda ed altri campi artistici quali la musica ed il cinema) ma il risultato complessivo non riesce a trasmettere quell’effetto stupore di qualche anno fa.
Un elemento che invece accomuna molti look e risulta vincente anche per essere sfoggiato oltre i confini di Sanremo è la giacca nera maschile. Da Ermal Meta e Zlata Ibrahimovich, ma anche Fedez e ovviamente Amadeus. Certo, per una serata così importante è senza dubbio un capo must-have, ma quello che ha colpito di più sono stati i dettagli luccicanti – sia a livello di tessuti che di applicazioni che hanno saputo dare un tocco frizzante all’intero outfit. Perché non usarla quindi come capo passe-partout per questa primavera? Anche in chiave femminile, basta smorzarla con un paio di jeans ed una camicia bianca ed il look è fatto, fresco e chic. Che ne dite, ragazze?
Image source: vogue.it; Courtesy of LVMH