Fin da piccoli, ciò che ci attrae di un libro, di una tela, di una parete, sono i disegni. Sì, prima ancora delle parole che danno vita ad una storia, il nostro occhio e la nostra mente sono catturati dalle illustrazioni e dal colore, che danno forma ad una narrazione nella nostra testa. Da sempre sono una grande appassionata di storie, ma ritengo di essere carente sulla parte illustrativa: proprio per questo motivo è quella che più mi affascina! A questo proposito, quando conosco qualcuno che ha fatto dell’arte dell’illustrazione il suo mestiere, voglio scoprire sempre di più: così è avvenuto con Anita, disegnatrice di Varese, specializzata sulle illustrazioni per l’infanzia.
- Ciao, come nasce e si sviluppa la tua passione per le illustrazioni?
La mia passione nasce subito, dai miei primi anni di vita, quando scoprii che col disegno potevo esprimermi meglio che con le parole! Disegnavo ovunque, anche sui libri di scuola, sui cartoncini di riciclo, sulla carta da giornale. E non coloravo mai, disegnavo solo con la penna. Una volta cresciuta mi iscrissi al Liceo Artistico prima e all’Accademia di Belle Arti di Brera poi, dove approfondii lo stile e le tecniche pittoriche. Amavo molto il disegno dal vero, iniziai con uno stile realista per poi arrivare negli anni ad astrarre, a “togliere”. Dopo l’Accademia vinsi una borsa di studio per frequentare un corso di fashion styling e per 5 anni lavorai nel campo della moda come disegnatrice. Ma la mia vera passione era l’editoria e l’illustrazione per l’infanzia. Così lasciai la moda e mi misi in proprio come freelance nel 2004.
- Come e dove vengono utilizzati i disegni che realizzi per progetti privati?
Attualmente lavoro molto con privati che mi chiedono progetti personalizzati, come i ritratti (io li chiamo “ritratti illustrati” perché non sono iperrealistici, ma un po’ fiabeschi), oppure quadri su misura, bomboniere o partecipazioni dipinte… chi apprezza il mio stile sa che avrà un prodotto su misura curato nei dettagli. Poi a seconda del lavoro da fare posso eseguire il disegno sia a mano che in digitale. Ogni richiesta è a sé, e faccio in modo che i clienti possano seguire i vari step di lavorazione per essere sicuri di ciò che riceveranno.
- Su Facebook ti autodefinisci “la regina delle distratte”: come hai fatto di questo tuo tratto distintivo un punto di forza?
Sì, l’ho anche stampato su una t-shirt: “Non sono distratta, sto solo seguendo i miei sogni!”… Scherzi a parte è vero, sono distratta perché ho molte cose a cui pensare: 3 bimbi, il lavoro, la casa… come tutte le donne devo essere “multitasking” e questo mi fa perdere qualche pezzo… diciamo che la mia memoria contiene fino ad un tot di giga, quelli in eccesso vengono annullati!! Però riesco a fare molte cose contemporaneamente!!!
- E per i tuoi quadri, quali sono le maggiori ispirazioni?
Realizzo quadri molto colorati ad acrilico su tela e mi ispiro, per tutto il mio lavoro, all’arte di Russeau il Doganiere, Klimt, Chagall e ai disegni per tessuti di Josef Frank, oltre che all’arte folk che va dal Messico alla Russia…. insomma un pout pourri di ispirazioni!
- Che cosa ti piacerebbe illustrare in futuro Anita?
Mi piacerebbe molto dedicarmi al tessile e allo “stationary”, quindi illustrazioni decorative per vari supporti. Ma per ora sto investendo su una mini linea di t-shirt illustrate, che faccio stampare in serigrafia e per ora vendo tramite Instagram o Facebook… in futuro chissà… i sogni si creano per essere realizzati, no?
Grazie di cuore Anita per la tua creatività e il tuo entusiasmo: i ritratti illustrati mi incuriosiscono molto! In bocca al lupo per la tua linea di t-shirt, speriamo di vederla presto!