Avevo visto le muffole rosa andare verso il passeggino dopo che avevo staccato le mani. Avevo visto le muffole rosa sull’impugnatura gommata prima che il passeggino finisse in strada. Ho chiuso gli occhi. Lana rosa, impugnatura nera. “Credo che lei l’abbia spinto” ti ho detto a bassa voce.
A parlare è una madre. Uno tempo aveva due figli, una femmina e un maschio. Ora le è rimasta solo Violet. Cosa è successo? A raccontarlo è Ashley Audrain nel romanzo La spinta, edito da Rizzoli. La spinta è un romanzo ormai uscito da molti mesi. E da molti mesi era lì, che mi guardava dalla pigna dei libri da leggere. Io, mamma di un bimbo di sei mesi, ho impiegato un po’ di tempo a decidere di leggere questo romanzo che racconta le difficoltà della maternità e il lato oscuro dell’infanzia. Perché sì, come già scritto nella recensione di Fino all’alba, la maternità non è rosa e fiori, ma un misto di emozioni belle e dolorose. E no, i bambini non sono sempre delle creature angeliche, ma possono nascondere un animo violento. La spinta si apre una vigilia di Natale, con Blythe, la protagonista, seduta in macchina ad osservare la figlia Violet e il marito Fox. I due sembrano felici senza di lei, si sono costruiti una nuova vita. Ma come si è arrivati a quel punto? Fox e Blythe si sono conosciuti duranti gli anni dell’università e immediatamente si sono innamorati. Blythe in Fox ha trovato la famiglia che non ha mai avuto, essendo stata cresciuta solo dal padre, dopo che la madre li aveva abbandonati entrambi. Come in tutte le storie d’amore, alla convivenza iniziale è seguito il matrimonio, e dopo qualche anno di vita di coppia è arrivata Violet a scombussolare gli equilibri di entrambi. Blythe pensava di provare amore a prima vista per quell’esserino sgusciato fuori dalle sue viscere, ma così non è stato. Entrambe faticano a riconoscersi e Blythe inizia a chiedersi se sia la sua infanzia, fatta di vuoti e solitudini, a renderla una madre non all’altezza. Anche Fox, che invece con la figlia crea un rapporto di fiducia e confidenza, inizia a dubitare delle capacità della moglie. La situazione precipita quando in famiglia arriva una nuova nascita e Blythe viene totalmente assorbita dall’amore per il secondogenito. La spinta è un romanzo ipnotico che vi ingoierà per sputarvi poi fuori a pezzettini.
Image Source: Rizzoli