Una Biancaneve senza volto, che perde i pois rossi dal vestito tutto a balze. Questa è la prima immagine che accoglie il lettore di Verrai a trovarmi d’inverno, romanzo di Cristina Alicata, pubblicato nel 2011 da Hacca edizioni. Una copertina potente ed evocativa delle vicende raccontate nelle pagine di questo libro. Una storia fatta di persone in fuga da se stesse e alla ricerca di una nuova identità. Sullo sfondo la magica Pantelleria, ritratta non durante il trambusto estivo, ma nella quiete e nella solitudine di inizio primavera.
Elena è la protagonista di Verrai a trovarmi d’inverno. A causa di un brutto incidente in moto, che le ha lesionato una spalla, si trova a dover affrontare lunghi mesi di riabilitazione, per poter ritornare alla mobilità di prima e di nuovo al suo lavoro di chirurgo ortopedico. Decide di trascorrere i mesi di riabilitazione a Pantelleria. Ma in realtà Pantelleria o qualsiasi altra destinazione sarebbe andata bene comunque. Infatti Elena è in fuga, da Roma, la sua città, e da un amore che non solo non è contraccambiato, ma totalmente sbagliato. La scelta ricade sull’isola più vicina all’Africa che all’Italia, perché qui si trova Liz, un’importante fisioterapista che l’aiuterà a rimettersi in sesto. Oltre a Liz, Elena a Pantelleria incontrerà una serie di persone, inizialmente ruvide e fredde, ma pronte ad accoglierla appena capiranno che fa parte della loro stessa fragile umanità. Liz, Gina, Giuseppe, Anita diventeranno una seconda famiglia per Elena e l’aiuteranno a ritornare alle origini.
Infatti Elena è vissuta in una famiglia particolare. Orfana di madre, è stata cresciuta dal padre, ristoratore romano. Al fianco del babbo, c’è sempre stato il suo socio, anche lui costretto a tirar grande un figlio da solo, visto che da un giorno all’altro la moglie li ha abbandonati. Elena e Mattia sono cresciuti come fratelli, grazie a un inconsueto sodalizio maschile. In mutande e canottiera fra i tavoli del ristorante, nella casa di campagna in Umbria, e poi adolescenti, studenti di medicina. Inconsapevoli di quanto la loro storia fosse inesorabilmente legata al Sessantotto, agli anni delle proteste giovanili, di Valle Giulia e della lotta armata. Verrai a trovarmi d’inverno è un romanzo che parla d’amore, in diverse forme. Una carezza per l’anima. Perché ci vuole amore per andare a trovare qualcuno su un’isola sperduta in mezzo al mediterraneo d’inverno.
Image Source: hacca.it
