All’inizio del Novecento, la donna più potente degli Stati Uniti era di colore. Sembra un’affermazione assurda, al confine con la realtà, eppure si tratta della verità. Il suo nome era Belle da Costa Greene o almeno così si faceva chiamare. All’anagrafe, invece, era nata Belle Greener. Oltre ad essere la donna più ponte oltre oceano era anche una delle massime esperte mondiali in fatto di libri. La sua storia vera è raccontata da Alexandra Lapierre nel romanzo Belle Greene pubblicato ad e/o.
Belle Greene era nata in una famiglia meticcia di Georgetown. Durante gli anni della schiavitù avveniva di frequente che i padroni abusassero delle schiave. Da questi stupri sono nati diversi figli, considerati a loro volta schiavi. A furia di incroci fra neri e bianchi, non era raro trovare schiavi dai tratti caucasici: pelle bianca, capelli biondi, occhi chiari. Quando finalmente la schiavitù fu abolita, vennero liberati diversi schiavi che assomigliavano in tutto e per tutto ai loro padroni. Purtroppo però l’abolizione della schiavitù fu seguita da una serie di leggi che diedero avvio alla segregazione razziale, fra cui una per cui bastava una sola goccia di sangue nero, anche lontana generazioni, per essere considerati legalmente neri. Quindi bianchi nelle fattezze, ma neri per la legge. Con tutte le conseguenze che da ciò derivavano.
È proprio il caso di Belle Greene, che però ad un certo punto della sua vita, insieme alla sua famiglia, grazie a documenti falsi e una buona dose di coraggio, ha iniziato a farsi passare per bianca. Di origini portoghesi, per motivare i suoi capelli scuri e la pelle un po’ olivastra, ma bianca. La sua caparbietà, l’intelligenza, la passione le hanno permesso una inaspettata scalata sociale. Fino a diventare la direttrice della biblioteca di J.P. Morgan. Una donna emancipata, ricca, potente e osannata in tutto il mondo.
Il romanzo di Alexandra Lapierre, grazie a un sapiente lavoro di ricerca e ricostruzione storica, narra la storia di questa donna fuori dal comune e dagli schemi dell’epoca. Sullo sfondo New York, Londra, Parigi, Roma. Grazie a lei conosciamo il mondo dell’arte e della finanza internazionale di inizio secolo. Un libro avvincente e stupefacente!
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