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Avete mai pensato di indossare un’opera d’arte?! Ebbene, c’è un piccolo brand di borse italiano, Le Camene, che fa proprio questo: coniuga fashion e arte in un prodotto di design unico, di lusso e di nicchia.
La giovane imprenditrice e modella curvy Tanya Fiandaca, dalla provincia di Enna, ha avuto la tenacia e il coraggio di dare voce e corpo ai suoi sogni. Dopo il successo milanese nel 2017 all’Homi, salone di moda e Design, ritorna nella sua Sicilia per realizzare un nuovo progetto legato alla sua linea di borse ed accessori, Le Camene, capaci di coniugare arte e glamour in nome della terra che l’ha vista crescere.
Abbiamo voluto incontrarla, sebbene solo virtualmente, per saperne di più su questo progetto e prodotto molto particolare, ma anche per scoprire la sua storia e la sua vision, che raccontano di una ragazza esuberante, formosa, coraggiosa, che si fa strada in una società dai confini fin troppo rigidi e dai gusti quasi standardizzati.
Insomma, il genere di progetti e di persone che piace tanto a noi di The Fashion Attitude!
- Ciao Tanya, piacere! Il tuo percorso inizia come modella curvy: ti sei sempre sentita bene nel tuo corpo, in una società che ci vuole aderenti ad una bellezza “standardizzata”?
La storia legata alla mia fisicità narra di una siciliana dai colori strettamente correlati al territorio, che in breve sintesi ama ed amava mangiare. Sempre stata una giunonica, una diversa dal carattere estroso. Dacché io ricordi mai magra, sempre con quella curva in più, sia nel corpo che nel cervello {ringraziando il cielo}. Sono alta 180 cm, e per gli altri una vera e propria anomalia, quasi un difetto. Diversa… Termine che da sempre mi ha fatta non poco soffrire.Inizialmente visto da me con assoluta connotazione dispregiativa e solo con il tempo riqualificato perché considerato nella sua chiave di unicità. Ero diversa sia nel corpo che nella mentalità con la quale leggevo le strane dinamiche del quotidiano. Ero diversa perché quel corpo formoso nascondeva la paura di non essere accettata. Ero diversa perché, in un mondo stereotipato, distinguersi era quasi una condanna. Il tempo invece è stato galantuomo con me, ed attraverso il mio corpo, ma soprattutto la volontà di “difendere l’intelligenza” (perché le persone non siamo i kili indossati ma il cervello con il quale rendiamo migliore questo mondo), ha fatto si che divenissi modella curvy.Modella alla difesa di una normalità estetica. Modella affinché avessi la possibilità di manifestare che il disappunto ed il bodyshaming da me subito in passato, era solamente un ricordo. Sbiadito.
- Da dove nasce l’idea de Le Camene?
Le piccole “Le Camene” le ho sempre considerate figlie del mio personalissimo parto d’amore. Il connubio esatto dei due mondi che amo: quello dell’arredamento d’interni e quello della moda. Provengono in modo dignitoso da un “no” accademico. Mi ero iscritta in una scuola privata di design, nella quale, dopo che io disegnai le mie borse e portai i materiali con i quali volevo realizzarle, mi dissero “Signorina questo prodotto è troppo di nicchia, le donne del 2016 sono cosmopolite, dovrebbe produrre delle borse di tessuto affinché le utilizzino pure per lasciarle a terra, riempite di tutto“.
Ma io sapevo benissimo che il mio prodotto non era per contenere il tutto, e principalmente che non sarebbe stato destinato a tutti. Ero una creativa e non volevo raccontare la storia di altri. Io attraverso Le Camene celebravo la mia esperienza: il mondo della moda (conquistato con sacrificio da modella curvy), e l’omaggio sentito alla mia unica scuola d’ispirazione, l’azienda di interior design di mia madre.
Il no accademico mi tenne ferma circa 1 anno, perché da ragazza sensibile mi sentii incompresa, ma nel 2017, in seguito al programma tv “Il bello delle curve” dove fui una delle protagoniste, mi rimisi in gioco, chiamando a me le maestranze artigianali con le quali produssi la mia vision! Prima o poi la mia nicchia sarebbe arrivata, io nel frattempo dovevo solamente seguire cuore ed intuito, non avendo paura ad essere esattamente me stessa attraverso il mio progetto creativo.
- Borse-gioiello che incarnano l’artigianalità sicula: quanto conta la tua terra per il tuo brand?
Fra le mie ambizioni c’è sempre stata quella di creare lavoro “proteggendo l’artigianato”, di fatti Le Camene nascono soprattutto come Manifesto Sociale, attraverso il quale sottolineo l’importanza del “fatto a mano” e la celebrazione, attraverso un prodotto unico, del singolo individuo.Le mie borse raccontano “dentro un quadro” quello che è la mia terra e sperano d’indurre il forestiero a visitarla, innamorandosene perdutamente.Celebrano la pazienza e la lentezza con la quale dovremmo vivere la vita per goderne i frutti a pieno.Per creare una borsa serve del tempo, e coordinare la vision dei miei fantastici artigiani, mi rende una mamma fiera e commossa. Le maestranze impiegate fanno sì che nessuna è mai uguale all’altra, ed è per questo che le amo indistintamente tutte quante ed ogni volta che nascono mi emoziono.Io, attraverso Le Camene, spero di contribuire allo sviluppo territoriale. È il minimo che possa fare quello di creare occupazione, valore e benessere, al fine di ringraziare l’ospitalità e l’ispirazione continua che mi offre giorno per giorno la mia piccola e bistrattata Sicilia.
- Quanto conta la scelta dei materiali e delle ispirazioni artistiche?
Ho sempre amato la materia, e non nell’accezione superficiale che vi si può associare, ma nella chiave quasi ipnotica collegata all’esperienza offerta a tatto e vista.Amo le cose definite, per questo le mie borse dovevano essere tassativamente rigide, quasi scultoree.Attraverso lo spostamento delle dita su un dato oggetto ti rendi conto che quel qualcosa di tangibile, esistente, accarezzabile, è esattamente nel tuo presente per aiutarti a definire attraverso i suoi contorni, i tuoi.Volevo inoltre che Le Camene veicolassero un messaggio inerente all’arte e alla possibilità di poterla tramandare nel tempo in modo quasi eterno. Si tratta di un accessorio moda, ma è anche e soprattutto un soprammobile che, adattandosi agli ambienti perché customizzabile, ci ricorda quanto sia importante la creatività italiana.Se devo provare a spiegare da cosa realmente vengo ispirata quando creo beh, vengono in mio soccorso soprattutto le immagini. Quando nella mia mente si materializza una Camena ispirata alla Sicilia vissuta, ma mai realmente usurata dal tempo, mi aiutano in modo sincero le viuzze e le porte vecchie che incontro quotidianamente durante le mie giornate di scoperta. Assumo gli occhi di una bambina e con fare sincero mi soffermo a guardare tutti i dettagli.E se la fessura in ferro battuto logorata dalla pioggia diviene ruggine viva, io devo per forza amarla, perché in lei vedo la storia di un oggetto che non ha avuto paura di “cambiare connotati fisici rimanendo funzionale”. Sono le piccole cose ad “attivarmi”, sono gli odori forti, i colori accesi, le dinamiche strane, ma soprattutto la modalità di saper “vedere attraverso gli occhi del mare”. Con un filtro naturale che consente d’immaginare la lettura del reale in chiave nuova, pur conservando la tradizione. nCredo che tutti i creativi debbano innovare partendo da una base di salvaguardia del made in Italy. Innovare, partendo dall’apprezzamento della realtà offerta.
- Come delinei il tuo futuro imprenditoriale nei prossimi cinque anni?
Progetti FUTURI? Beh, spero di essere brava a far conoscere questo sud e tutto l’artigianato e le maestranze che lo popolano a quante più persone possibili.La mia idea imprenditoriale la amo e sarà il mio personale modo di raccontare ciò che vivo, ma voglio conoscere anche chi, come me, crede nella possibilità di salvaguardare i cervelli italiani.L’Italia ha una chiave comunicativa potentissima, e tutte le menti, tutto l’artigianato, tutta la maestria e l’accuratezza del ricercato, vanno salvaguardati.
Ogni scorcio parla di noi come uomini, ogni scorcio è simbolo di emblematico racconto che non deve cessare di esistere. Dobbiamo proteggere tutto ciò che di bello c’è nel mondo.Ho da poco acquistato una mini telecamera e non vi nego che fra i progetti vi è quello pazzo e visionario di conoscere tutti i giovani imprenditori che con il loro fare proteggono la nazione.Amo viaggiare e, Covid permettendo, spero di riprendere a muovermi effettuando viaggi itineranti intrisi di arte, architettura e moda. Sono convinta che le persone siano perno fondamentale delle più grandi rivoluzioni e, se posso, proverò a dare voce a chi avrà voglia di raccontarmi in che modo contribuisce a far sì che questa meravigliosa terra evolva. Chissà, magari vengo a conoscere pure voi♥️
E ci farebbe davvero tanto piacere Tanya! Persone come te, che credono in un sogno a tal punto da realizzarlo, hanno tanto da insegnare. E grazie anche per le bellissime parole che hai speso sulla tua terra meravigliosa: chissà, magari potrà essere presto conosciuta all’estero grazie ad una delle tue Camene!