Fin dalla sua istituzione, avvenuta il 22 aprile del 1970, la Giornata mondiale della Terra ha avuto un compito molto importante e che nessuna generazione può permettersi di ignorare: la salvaguardia del nostro pianeta e del suo intero ecosistema. Il mondo della moda non sempre è stato vicino a questi temi e, anzi, solo di recente abbiamo assistito ad una vera e propria svolta green con l’abolizione delle pellicce di derivazione animale e l’introduzione di processi aziendali con un minor impatto ambientale. Un movimento che sta portando anche notevoli benefici dal punto di vista economico. Secondo le ultime rilevazioni effettuate dalla Ethical Fashion Global Market Report, infatti, la moda green raggiungerà un giro di affari superiore agli 8 miliardi di dollari entro la fine dell’anno.
La moda del futuro: sempre più green e sostenibile
Tutte le più importanti case di moda internazionali puntano in maniera decisa a ridurre notevolmente l’impatto ambientale delle proprie aziende. Il primo passo verso degli obiettivi da raggiungere in un futuro non molto lontano è sicuramente quello di avere dei processi di fabbricazione che producano meno CO2 nell’aria, inclusi i metodi di trasporto delle varie materie prime e dei prodotti finali. Un altro punto importante della conversione green del mondo della moda è l’abbandono di capi di abbigliamento “one shot” in favore di abiti che possano essere utilizzati per molti anni. Grazie anche all’utilizzo di materie prime di alta qualità e, quando possibile, completamente naturali.
Quando lo scarto diventa chic
Di recente, due dei principali colossi mondiali del mondo fashion ovvero Zara e Circ, hanno affrontato con successo una sfida che all’inizio sembrava una vera e propria utopia da realizzare. Dopo diversi mesi di studio e test, infatti, sono riusciti a realizzare delle intere collezioni di abbigliamento con materiali tessili di scarto (principalmente cotone e poliestere). Seguendo la loro scia anche altri brand di fama internazionale si sono impegnati nella creazione di collezioni sostenibili. Tra quelli che meritano davvero una lode troviamo Pangiaia con abiti completamente privi di plastica e realizzati con materiali di origine vegetale.
Una tecnologia ancora in fase di sviluppo, ma che promette enormi benefici economici e ambientali. Nessuna nuova collezione ma un impegno immediato e concreto, invece, per quanto riguarda l’azienda italiana Malo la quale ha piantato ben 1000 nuovi alberi in diverse zone del pianeta e che insieme riusciranno ad assorbire oltre 360 tonnellate di anidride carbonica in più in un solo anno.
Un occhio al futuro con consapevolezza
Se è vero che gli oceani si sono creati grazie al lavoro continuo e imperterrito di tantissime piccole gocce solitarie allora dovremmo tutti impegnarci, nel proprio piccolo, nel mettere in pratica delle strategie di acquisto più sostenibili. Non solo per l’ambiente, ma anche per un risparmio economico non indifferente grazie a minori sprechi in favore di acquisti mirati.
Nel 2023 non ci si può definire davvero come persone chic se si rinuncia al verde come colore principale delle proprie scelte.
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