Raul Montanari è il mio porto sicuro. La mia certezza. Un scrittore che mi piace sempre e comunque. Proprio per questo quando parto, quando il posto in valigia è poco, spesso mi porto un suo romanzo; perché so che mi piacerà sicuramente. Quest’anno a corto di novità e ultime uscite (ormai ho letto quasi tutto), sono andata a scovare un vecchio romanzo che non avevo ancora letto. Chiudi gli occhi, pubblicato da Baldini Castoldi, è stato una riconferma di quanto questo autore sia in grado sempre di legarmi alla sua scrittura, alle sue storie, fino all’ultima pagina, all’ultima parola dell’ultima riga.
L’ambientazione di Chiudi gli occhi è un grande classico di Montanari. Ci troviamo infatti sulle sponde del lago d’Iseo, lato bresciano. Al centro sorge Monte Isola, meta di gite domenicali. Non è ancora periodo di turistico. I paesi sonnecchiano specchiandosi nell’acqua lacustre. Eppure accade qualcosa che risveglia un comune intero: l’assassino è ritornato.
Tredici anni prima il corpo di una ragazza è stato scoperto nel bosco. Violentata e soffocata. Del suo omicidio è stato immediatamente sospettato il ragazzo con cui aveva appuntamento: Andrea Livolsi. Ma Andrea a quell’appuntamento non si era presentato. E nel giro di poche ore, dell’omicidio della ragazza si è auto-accusato un ragazzo che, dopo la confessione di fronte alla madre e al prete del paese, si è tolto la vita.
Eppure, un fatto così violento non può essere stato commesso da un’unica persona, dovevano essere almeno in due, se non di più. Per questo i sospetti su Andrea non sono mai scomparsi e il ragazzo, vittima del pregiudizio e delle maldicenze, è scomparso dal paese. Ma è giunto il momento di tornare, tredici anni dopo. Ufficialmente per occuparsi dei funerali della madre, in realtà per scoprire finalmente cosa è successo quella notte.
Chiudi gli occhi è un romanzo al limite del pulp, che vi terrà col fiato sospeso. Indimenticabili i personaggi, costruiti alla perfezione: Andrea, Dora, Werner, il prete… Indimenticabili le storie raccontate da Don Alfio, degne dei film di Hitchcock, storia nella storia, tanto da essere, in un caso, un vero e proprio romanzo dello stesso autore, intitolato La perfezione.
Un racconto spietato, che non fa sconti a nessuno, sicuramente non alla mentalità benpensante da piccolo centro di provincia. Non sai cosa leggere? Hai il blocco del lettore? Chiudi gli occhi è il romanzo perfetto da prendere in mano per riappassionarsi alla lettura!
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