Pochi giorni fa era stata annunciata una collaborazione tra Lego e Hermès per dare vita ad una riproduzione, fedele in tutto e per tutto alla versione originale, della storica borsa Birkin. Il tam-tam sui social e sul web ha coinvolto anche i principali siti di moda e non solo tanto da creare enormi aspettative e curiosità sia tra gli appassionati di moda sia tra gli amanti dei mattoncini colorati più famosi del mondo. Poche ore fa si è scoperto però che in realtà si trattata di una semplice fake news che ha colti tutti di sorpresa anche a causa delle foto circolate in rete che altro non erano che prodotte dall’intelligenza artificiale.
L’iconica Birkin di Hermès
La borsa Birkin, creata negli anni ’80 e intitolata alla leggendaria attrice Jane Birkin, è diventata un simbolo di stile e lusso nel corso degli anni. Caratterizzata da linee semplici ed eleganti, pelle pregiata e dettagli unici nel loro genere, la Birkin di Hermès è molto più di una borsa e la si può definire una vera e propria icona di classe e raffinatezza senza eguali. Migliaia di modelli venduti ogni anno in tutto il mondo, infatti, confermano come questo modello di borsa sia senza dubbio tra i più amati dalle donne grazie anche alla possibilità di abbinarla su diverse tipologie di outfit.
Intelligenza artificiale sempre più reale: quanto è difficile riconoscere il vero dal falso?
Come vi abbiamo anticipato in precedenza, nei giorni scorsi era circolata in rete una notizia che aveva colto tutti di sorpresa ovvero una versione speciale della borsa Birkin di Hermès prodotta da Lego. A rendere il tutto ancora più reale e credibile ci hanno pensato le varie immagini pubblicate sui principali social. In realtà si trattava di una notizia falsa e le immagini in questione erano frutto di pixel messi insieme dall’intelligenza artificiale.
L’elevata qualità della riproduzione digitale ci fa capire come sia sempre più difficile distinguere il vero dal falso quando si parla di AI e la questione porta con sé diverse domande sia dal punto di vista etico sia dal punto di vista del marketing stesso. Infatti, se da un lato Lego e Hermès hanno avuto una grande ondata di pubblicità praticamente a costo zero, dall’altro ha creato un danno di immagine dato che è stato pubblicizzato un prodotto con i loro loghi che in realtà non esisteva.
L’intelligenza artificiale nella moda
Sempre in questi giorni si è parlato di una modella che sta spopolando sui social e che ha già firmato diversi contratti di sponsorizzazioni con alcune importanti aziende del settore. Qual è la particolarità di questa modella? Ebbene sì, non esiste. Il suo nome è Aitana Lopez ed il frutto di comandi ben precisi dati in pasto all’intelligenza artificiale che a sua volta li ha trasformati in una modella dal fisico scolpito, capelli rosa e sguardo che penetra lo schermo.
Le polemiche non sono mancate e fin da subito sono emerse diverse criticità di tale fenomeno: una tra tutte la possibilità che questo metodo venga utilizzato sempre più, riducendo i posti di lavoro nel mondo della moda e creando dei falsi esempi di bellezza che possono portare le ragazze a complessi psicologici.
Intanto, la nostra Aitana Lopez ha quasi raggiunto i 200.000 follower su Instagram ed il numero è destinato a crescere ulteriormente. Purtroppo c’è chi ancora non ha capito che la ragazza in questione è frutto dell’intelligenza artificiale e continua a commentare i vari post con frasi sdolcinate sperando di far colpo…un amore impossibile ma mai perdere le speranze!
Questa storia dal sapore tragicomica ha riacceso i riflettori sull’intelligenza artificiale e i limiti che non dovrebbero essere oltrepassati per una questione etica e di immagine. Si tratta sicuramente di una tecnologia che torna utile in tantissimi ambiti e che è destinata a rivoluzionare il mondo della tecnologia e non solo, ma è bene saper distinguere sempre il reale dal falso per non incappare in fake news o, come in questo caso, in falsi prodotti in vendita. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere!
Image Source: Getty Images – Ipa