Qualche tempo fa, un venerdì sera, stavo frequentando un laboratorio di pittura su ceramica, un modo diverso per trascorrere una serata che dava inizio al weekend e per dare sfogo alla creatività. Il laboratorio dove si teneva questa serata, Vango anch’io (Seregno, MB), proponeva un aperitivo vegan per accompagnare il lavoro creativo e le chiacchiere fra i partecipanti: lì ho conosciuto Marta Navarrini, la chef che vi presento oggi attraverso questa intervista. Marta è una chef specializzata nella cucina vegetale: un modo più attento e responsabile di alimentarsi, che richiede studio, ricerca e dedizione. Ma non solo: Marta dà molto valore all’aspetto social del consumare i pasti, alla convivialità che nasce attorno ad un tavolo, quando le pietanze che vengono servite e gustate sono anche spiegate da chi le prepara.
L’aperitivo a cui ho partecipato è stato sorprendente e gustoso: proposte ricercate e ben presentate, tutte rigorosamente vegan! Ciò che mi ha incuriosito, oltre alla cucina vegan in sé, è come Marta desidera proporre ciò che fa: non in un classico ristorante, ma con dei format nuovi e originali, come lo “chef a domicilio” e l’home-restaurant, che vi spiega nell’intervista. Perché, come sostengo da sempre, mangiare non è solo alimentarsi, ma è scambio e incontro di anime attorno a qualcosa di buono.
- Come nasce il progetto Marta’s?
Il progetto nasce da un’esigenza e un desiderio. Quando lavoravo nei ristoranti “classici”, il più delle volte non sapevo chi fossero i commensali, che faccia avessero e se avessero o meno gradito l’esperienza. Quindi ho sempre desiderato creare un punto di contatto e maggior interazione con loro. Avevo bisogno di creare un progetto che fosse più personale, di più piccola scala e che mi desse la possibilità di poter conciliare diversi aspetti del mio lavoro. In questo modo sto pian piano riuscendo a vivere il mio lavoro con più varietà, creatività, tranquillità ed umanità seguendo i miei tempi e i miei ritmi. È un progetto che si è formato negli anni, nel tempo sono riuscita a comprendere come voglio vivere il mestiere del cuoco, quali aspetti rientrano più nelle mie corde e quali meno. Ancora adesso è in piena evoluzione!
- Quali sono i servizi che offri?
Servizio di Homerestaurant con 2 opzioni stagionali:
“4 posti”: durante i mesi invernali accolgo nella nostra piccola dimora 4 ospiti per un’esperienza super immersiva! Il tavolo si trova direttamente attorno al bancone della cucina e i piatti sono realizzati direttamente sotti i loro occhi. Si chiacchiera e ci si conosce. Un’esperienza che consiglio a chi ha voglia di stare in compagnia.
“Marte in Terrazza”: durante i mesi caldi io e la mia compagna (l’altra Marta) accogliamo invece i commensali sulla nostra splendida terrazza. Il numero rimane comunque molto raccolto e non supera i 10 posti a tavola. Qui è possibile godersi la vista della città di Milano, splendidi tramonti e, nelle giornate più terse, il profilo delle montagne. L’atmosfera è speciale, immersi tra lucine, piante e fiori facciamo pranzi e cene con diverse tematiche.
In terrazza offriamo due tipologie di esperienza:
Cene e pranzi con menù degustazione con varie tematiche e tipologie di cucina, come ad esempio le nostre superserate di Vegan sushi!
Brunch, colazioni, aperitivi e dopocena abbinati a corsi di yoga, respirazione e meditazione tenuti dall’altra Marta. Per entrambe le proposte pubblichiamo ogni due mesi sulle pagine social un calendario con tutte le date disponibili, le tematiche, gli orari e i costi
Chef a domicilio: faccio anche servizio di cucina in case private su richiesta e cene a 4 mani con altri Chef interessati a proporre serate a tema 100% vegetali nei loro locali.
Corsi di cucina: sono docente e collaboratrice con la Funny Veg Academy dove svolgo corsi dedicati sia ai professionisti che agli amatoriali. L’insegnamento è una parte a cui tengo moltissimo del mio lavoro, mi permette entrare in contatto con tante persone con cui condividere la passione della cucina e a cui posso trasmettere quello che a mia volta è stato insegnato.
- Qual è stata la tua formazione sulla cucina vegana?
Ho inizialmente frequentato un’Accademia onnivora quasi 10 anni fa. Sono rimasta molto in contatto con uno dei docenti, Simone Salvini, grande chef, docente e comunicatore nell’ambito dell’alta cucina vegetale. Dopo qualche anno nelle cucine di diversi ristoranti del Nord e Centro Italia sono diventata la sua assistente presso la Funny Veg Academy, dove teneva corsi rivolti ai professionisti. Da lì sono io stessa entrata nel corpo docenti. Ho anche avuto recentemente la possibilità di assistere gli chef Sauro Ricci e Raffaele Minghini del ristorante Joia di Milano durante il loro master di cucina. Ogni volta che ne ho la possibilità cerco sempre di fare formazione con i miei colleghi per apprendere nozioni in tanti ambiti di questa meravigliosa cucina.
- I format “Chef a domicilio” e home-restaurant iniziano a diffondersi anche in Italia?
Sicuramente sono settori in crescita, anche nel mondo del Vegan, ma rappresentano ancora una piccola nicchia nel nostro Paese e bisogna un po’ andarli a “scovare”. Penso siano dei format molto interessanti, che permettano anche a chi fa questo mestiere di vivere delle dimensioni meno stressanti e più in contatto con i propri clienti.
- Cosa vuoi trasmettere ai tuoi ospiti in queste esperienze culinarie?
Voglio trasmettere l’amore e la passione che ho per la cucina vegetale, dimostrare che è possibile mangiare bene, che c’è ricerca, studio, gusto e creatività anche in quest’ambito. Durante i miei eventi si ha uno scambio reciproco molto umano, dove ci si racconta, si chiacchiera e, seppur in piccola parte, ci si conosce.
Grazie Marta, non vedo l’ora di prendere parte ad una delle tue proposte, per provare questa esperienza e per approfondire l’aspetto della cucina vegetale!
Credits by Rosanna Pellacini