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Spilli: quando il buio ti avvolge

by Diletta Cecchin
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Due occhi di un azzurro incredibile sono nascosti da spesse lenti di occhiali. Quegli occhi hanno ricevuto una condanna: presto non vedranno più. I confini si restringeranno, piccole luci gialle e rosse appariranno ad offuscare la vista, il sole sarà letteralmente accecante, la notte pericolosa. Alla fine una nebbia perenne scenderà su tutto. Il primo romanzo di Greta Olivo, Spilli, edito da Einaudi è un viaggio attraverso la malattia e la cecità, che porterà a ridefinire i confini e a cercare nuovi riferimenti.

Spilli

A chi appartengono questi splendidi e maledetti occhi azzurri? A Livia, la protagonista di Spilli. Livia è un’adolescente piena di paure e desideri, di limiti da oltrepassare e rivoluzioni da fare. È un’atleta promettente, che spesso arriva prima nelle gare di atletica giovanile. Purtroppo tutto inizia durante una di queste gare. Livia è molto miope, le mancano sei diotrie, la sua è considerata una miopia grave. Quando corre deve indossare un elastico che lei odia in modo da essere sicura di non perdere gli occhiali. Quel giorno aveva fatto tutto giusto, scarpe nuove, elastico al suo posto, traguardo tagliato per prima. Eppure, subito dopo l’arrivo, Livia cade.

Spilli

Pochi mesi dopo Livia parte per una vacanza estiva con ragazzi della sua stessa età. Non corre più, ma ancora non sa nulla di quello che la aspetta. L’unica sua certezza è che odia portare gli occhiali, le pesano sulle orecchie e poi la imbruttiscono. Ruba quindi delle lenti a contatto da casa di un’amica. Quelli lenti le causeranno una brutta infezione e una corsa dall’oculista che firmerà la condanna: retinite pigmentosa. La stessa malattia che aveva condotto il nonno materno di Livia alla cecità. Solitamente si presenta in tarda età, negli anziani, ma Livia fa eccezione. E la malattia galoppa, è incalzante. Per prepararsi a ciò che succederà, suo padre la iscrive a un centro di ipo e non vedenti, dove Emilio insegnerà a Lidia a vivere senza guardare, facendole capire che ogni ora è preziosa e scrollandole di dosso la paura.

Spilli

La cecità è un tema ricorrente nel mito e nella letteratura. Pensate all’indovino Tiresia dell’antica Grecia o a Cecità di Saramago, premio Nobel per la Letteratura. In Spilli Greta Olivo riesce ad applicare questo topos classico alla contemporaneità, raccontandoci Livia che è un personaggio completo, rotondo, e non semplicemente una ragazza che sta per diventare cieca. Intorno a lei ci sono la mamma, che inizialmente rifiuta la diagnosi, il papà, che invece la incoraggia e la aiuta. E tutto un caleidoscopio di compagni di classe, personaggi ambigui, come solo le persone reali possono essere. Spilli si inserisce perfettamente nel catalogo Einaudi, che negli ultimi anni ha dato ampio spazio a nuove voci femminili.

Image Source: Einaudi – Unsplash

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