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Gli effetti secondari dei sogni: l’amicizia salva

by Diletta Cecchin
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C’è come una città invisibile nel cuore stesso della città. La donna che ogni notte dorme nello stesso posto, fra le buste di plastica e nel sacco a pelo. Direttamente sul marciapiede. Gli uomini sotto i ponti, nelle stazioni, la gente distesa sui cartoni o rannicchiata sopra una panchina. Un giorno cominci a notarli. E inizi a contarli. Sono migliaia. Il sintomo del nostro mondo malato. Le cose sono come sono. Ma io credo che occorra tenere gli occhi bene aperti. Per cominciare.

Di un mondo invisibile parla Gli effetti secondari dei sogni, di Delphine De Vigan, pubblicato da Mondadori. Gli effetti secondari dei sogni è un vecchio romanzo di De Vigan, uscito più di quindici anni fa. L’ho scoperto di recente, perché piano piano vorrei leggere tutta la produzione letteraria di questa autrice, di cui vi ho già parlato in passato, e di cui amo la profonda capacità di analisi del contemporaneo. In ogni suoi romanzo affronta un problema del mondo che ci circonda, e attraverso una storia di finzione, lo porta all’attenzione del lettore. I suoi romanzi, non voltano lo sguardo da un altra parte. Toccano corde spesso inascoltate, ma di vitale importanza.

Gli effetti secondari dei sogni

Qui la protagonista e voce narrante è Lou Bertignac. Una ragazzina di dodici anni, plus dotata, che vive in una famiglia disfunzionale, dove la madre soffre chiusa in un lutto inconsolabile e innominabile. A scuola Lou studia in una classe avanzata, è la più piccola anagraficamente, ma anche fisicamente. Uno scricciolo silenzioso, ignorato dai compagni. Eppure Lou è viva e alla ricerca di emozioni; per questo spia le persone per strada e si apposta in stazione ad osservare chi parte e chi arriva.

Gli effetti secondari dei sogni

Sarà proprio in stazione che farà l’incontro destinato a cambiarle la vita. Ad Austerlitz conoscerà Nolwenn, una ragazza di strada, abbandonata da tutti. Lou inizierà ad intervista No con la scusa di una ricerca scolastica, ma ben presto il rapporto tra le ragazze andrà oltre, fino a segnarle per il resto della loro vita.

 

Gli effetti secondari dei sogni

Gli effetti secondari dei sogni è una di quei romanzi destinato ad entrarvi nel cuore per non lasciarvi mai più. Lou e No sono circondate da una cornice di personaggi indimenticabili, secondari nelle vicende narrate, ma non nell’impatto sul lettore. La mamma e il papà di Lou, Lucas, il professore Marin. Tutti sono costruiti alla perfezione, ognuno con il proprio dolore e ognuno con il proprio momento di crescita o rinascita. De Vigan in questo libro ha una scrittura molto visiva, non a caso dalla storia è stato tratto anche un film, No et moi. L’effetto secondario dei sogni riuscirà a cambiare il vostro sguardo sul mondo che ci circonda.

Image Source: No et moi – Mondadori

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