Una racchetta in mano. Un campo con un T disegnata sul pavimento. La pallina rapidissima che schizza di qua e di là, rimbalzando sulle pareti. Un compagno di gioco discreto e silenzioso, che diventa un amico fidato. Lo sport non è solo attività fisica. Spesso è competizione, sfida con se stessi e con gli altri. A volte ci aiuta a spegnere il cervello, a lasciare per un momento i brutti pensieri al di fuori del campo da gioco. Raramente diventa anche un modo per superare un terribile lutto. È proprio questo che accade in T, primo romanzo di Chetna Maroo tradotto in italiano, pubblicato da Adelphi.
La protagonista e voce narrante di T è Gopi. Ha solo undici anni quando perde la madre. Su di lei, e sulle sue sorelle, ricade il giudizio di parenti e amici. Zia Ranjan le definisce delle selvagge perché non rispettano le regole imposte alle ragazze e alla donne dalla comunità indiana in cui vivono. Ma il papà di Gopi capisce che lei e le sorelle hanno bisogno di un’ancora di salvezza per non cadere nel baratro di assenza lasciato dalla madre. Questa ancora sarà lo squash.
Nonostante il parere contrario della zia (che si era anche offerta di accogliere una di loro in casa), le ragazze iniziano ad allenarsi duramente, tutti i giorni. Subito emerge il talento naturale di Gopi, che di giorno si allena e di sera guarda vecchie partite in VHS insieme al padre. Il dolore non se ne va, ma grazie allo squash trova una valvola di sfogo. Gopi affronterà un viaggio, lungo un anno, in cui tutto accadrà e da cui dipenderà il suo futuro.
T è il primo romanzo di Maroo, scrittrice angloindiana nata in Kenya, ed è un vero e proprio libro sulla rinascita. Le prime pagine non sono di semplice accesso, i riferimenti allo squash sono molti, ma lentamente la vicenda di Gopi prende il sopravvento sui dettagli tecnici sportivi. Lei, le sue sorelle, il padre saranno personaggi indimenticabili, a cui vi affezionerete.
Mona, la più grande, sarà costretta ad occuparsi della famiglia, mentre il padre andrà alla deriva. Kush, la secondogenita, è il personaggio più indefinito, la conosciamo attraverso il grande affetto che nutriva per la madre e che riversa su Gopi. E ovviamente Gopi, discreta, silenziosa, timida, ma di una forza inaudita quando entra nel campo da squash. Grazie a Maroo scopriamo il mondo dello squash e non solo, in un romanzo viaggio che con delicatezza vi sorprenderà.
Image Source: Pixbay – Adelphi