Non c’è niente di più inesplicabile dell’amicizia infantile. Un bambino non cerca di legare con un altro bambino. Il legame, che sfugge alla conoscenza e alla comprensione, o c’è o non c’è; e una volta che un legame si origina, nessun bambino sa come romperlo finché tutto il quadro non cambia.
Come potete intuire di amicizia, di infanzia e di legami che ci influenzeranno per il resto della vita, parla Il libro dell’oca, romanzo di Yiyun Li, portato in Italia da NN Editore. Yiyun Li decide di iniziare dalla fine. Il libro dell’oca si apre con una scena bucolica: una donna adulta, francese di nascita, trasferitasi negli Stati Uniti insieme al marito, si occupa delle proprie oche, che per lei sono quasi delle figlie, non essendo riuscita a procreare. Con la mente ritorna alla notizia che l’ha appena raggiunta. La sua migliore amica d’infanzia è morta di parto. Lei si chiama Agnès, la sua amica si chiamava Fabienne, e da qui inizia questo stupefacente romanzo.
Agnès e Fabienne sono cresciute, negli anni Cinquanta, a Saint Rémy, un piccolo paesino della Francia rurale. Figlie della guerra, conoscono la povertà e le privazioni, ma mentre Agnès è beneducata ed è una brava studentessa, Fabienne, nonostante la feroce intelligenza, ha dovuto abbandonare presto gli studi, per occuparsi della famiglia. Orfana di madre, ha visto la sorella morire di parto, Fabienne deve occuparsi del padre e del fratello, e passa le giornate al pascolo.
Le due ragazzine vivono in un mondo tutto loro, che popolano di fantasie e avventure. Un giorno Fabienne, la mente della coppia, decide di far confluire la sua sconfinata fantasia, in una serie di racconti macabri. Sarà Agnès, il braccio del duo, ad occuparsi di scriverli. Inaspettatamente i racconti si tramuteranno in un libro, che avrà un enorme successo. L’opera è pubblicata solo a nome di Agnès e la catapulterà prima a Parigi, poi a Londra, in una scuola d’élite. Il richiamo di Fabienne però è fortissimo, e Agnès abbandonerà la vita agiata, per tornare a casa ed affrontare l’amica.
Il libro dell’oca è un romanzo costruito su un gigantesco flashback. Nonostante sappiamo fin da subito il finale, la lettura resta animata da un’incredibile suspense. In questa scrittura, Yiyun Li è stata sicuramente influenzata da altre autrici. La disparità nel rapporto di amicizia tra Agnès e Fabienne, ricorda molto il rapporto di Elena e Lila de L’amica geniale. La descrizione della povertà della provincia francese del secondo dopo guerra l’avevamo conosciuta grazie ai romanzi di Inès Cagnati. La lotta di classe e l’affermazione sociale richiama alcuni dei libri di Annie Ernaux. Nonostante ciò è stata una lettura illuminante, soprattutto per il coraggio dell’autrice nel raccontare il lato più oscuro dell’amicizia durante gli anni dell’infanzia, che spesso si fonda su un rapporto non paritario delle parti. Un libro unico, che vi consiglio e che mi ha lasciato con un interrogativo: Agnès e Fabienne sono veramente due persone distinte?
Image Source: Shutterstock – NN Editore