Un’idea irresistibile: indossare un capolavoro di arte. L’ha avuta OVS, ma non solo vestitini: il progetto Arts of Italy non è ancora partito ed è già un incredibile opportunità.
Il rosone della Basilicata di Tuscania diventa un pizzo, i mosaici di Salerno e Ravenna sono stampati sugli abiti hippy, cupole e logge disegnano le t-shirt rocchettare. Ma cosa è successo ai capolavori italiani?
Sono semplicemente di moda, ma nel vero senso della parola: ve li mettete addosso.
L’esperto d’arte Davide Rampello ha girato l’Italia a caccia di vere chicche del nostro patrimonio culturale e le ha segnalate allo staff di stilisti OVS che le ha tradotte in una capsule (on line su ovs.it dal 19 maggio e in alcuni selezionati store OVS dal giorno dopo, parte dei proventi serviranno per il restauro di opere d’arte poco note).
Dieci sono le opere a cui si è ispirata questa collezione: la volta del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, il mosaico della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, il mosaico delle stagioni del Museo Archeologico Salinas di Palermo, la cupola della chiesa di Sant’Ivo a Roma, la Domus Romana di Spoleto, la Domus del Mito a Sant’Angelo in Vado (Pesaro Urbino), la scala dei giganti di Palazzo Ducale a Venezia e la Villa Romana di Russi a Ravenna.
Testimonial del progetto saranno d’eccezione come Giovanni Allevi, Alessandro Preziosi, il critico Achille Bonito Oliva, la scrittrice Chiara Gamberale, Silvio Muccino e Margareth Madé.
E al progetto si lega anche un concorso cinematografico realizzato con la Fondazione Ente dello Spettacolo. Entro il 20 giugno si potrà inviare un filmato di 30 o 60 secondi su zooppa.it che racconti la bellezza italiana e sia legato a un’opera d’arte e all’autore del video. Una giuria selezionerà i migliori che saranno premiati alla 73/a Mostra del Cinema di Venezia.
Photo: sito OVS