Photoshop, che ha da poco compiuto 25 anni, ha consegnato il foto-ritocco alla portata di chiunque: non solo le modelle sui calendari ne fanno uso, ma tutti, proprio tutti, dai vip alle ragazzine sui social network.
Il ritocco è ormai un clichè, c’è quasi sempre, ma non tutti lo sanno fare a regola d’arte: non passa giorno che il Web non scovi qualche ”epic fail”, errori tanto più clamorosi quanto più noti sono i soggetti che ne rimangono vittime. Per citarne solo alcuni: Barbara D’Urso che, per ottenere una forma fisica perfetta, eliminando la pancetta ed alzando il lato B, arriva a deformare anche la porta sullo sfondo; Ally Brooke Hernandez che appare con due piedi destri nel servizio che Billaboard ha dedicato alle Fifth Harmony; infine, la gamba mezza tagliata di Victoria Beckham nella foto scattata per Vogue China. Ma non finisce qui: gli scivoloni del foto-ritocco ormai non si contano e queste palesi distorsioni della realtà altro non sono che una testimonianza di quanto il ricorso al ritocco sia una mania sempre più dilagante.
Khloé Kardashian arriva ad affermare che “Il foto-ritocco è l’unico modo per sopravvivere”.
C’è anche chi la prende con ironia, come James Fridman, mago del tarocco che è diventato una celebrità grazie alle divertenti e dissacranti opere grafiche che posta su Twitter. Il gioco è semplice: a chi gli chiede di modificare una propria foto, Fridman risponde prendendolo alla lettera e i risultati lasciano quasi sempre senza parole!
Ma se Photoshop e i software di foto-ritocco sono davvero il diavolo della nostra epoca, siamo pronti ad assolverli? Rispondo citando Marianna Santoni, fotografa professionista insignita del titolo di Adobe Guru da Adobe nel 2004: “Assolutamente sì, anzi dobbiamo essere riconoscenti a Photoshop perché ha introdotto l’era del sospetto: grazie agli errori smascherati, ci fidiamo meno di quello che vediamo mentre prima credevamo a scatola chiusa che una foto rappresentasse per definizione la verità”.
Voi cosa ne pensate?
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