Torna in Italia e in 92 Paesi del mondo la campagna internazionale Fashion Revolution: da oggi fino al 30 aprile 2017, vi sarà occasione per promuovere una maggiore consapevolezza nei confronti di ciò che si nasconde dietro ai capi che indossiamo quotidianamente e per chiedere maggiore trasparenza lungo tutta la filiera della moda, dalla produzione al consumatore. In Italia, la campagna è coordinata dalla stilista Marina Spadafora, direttrice creativa di Auteurs du Monde, la linea di moda etica di Altromercato, sostenuta da ActionAid, organizzazione che si occupa di contrastare le cause della povertà e dell’esclusione sociale nel mondo, e da Altromercato, la più grande organizzazione di Commercio Equo e Solidale a livello italiano.
La moda è una forza importante, di cui tenere conto nella nostra società: può suscitare emozioni, provocare, guidare, affascinare. Per questo, quando indossiamo un vestito è bene riflettere anche sulle modalità attraverso cui è stato prodotto. La domanda che ci si dovrebbe porre, e che diventa hashtag ufficiale di questa campagna 2017, è “Chi ha fatto i miei vestiti?”, #WhoMadeMyClothes: per rispondere, basterà indossare i propri abiti al contrario, con l’etichetta ben in vista, fotografarsi e condividere lo scatto sui social con questo hashtag, taggando i brand del fashion system e condividendo la loro risposta. La campagna propone inoltre alle persone di raccontare la propria “Fashion Revolution Story”, una storia personale legata a un capo di abbigliamento a cui si è particolarmente affezionati e da cui non ci si separerebbe mai. “Fashion Revolution Day vuole essere il primo passo per la presa di coscienza di ciò che significa acquistare un capo d’abbigliamento, verso un futuro più etico e sostenibile per l’industria della moda, nel rispetto delle persone e dell’ambiente – commenta Marina Spadafora –Scegliere cosa acquistiamo può creare il mondo che vogliamo: ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose per il meglio e ogni momento è buono per iniziare a farlo”. Fashion Revolution nasce per volontà di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade, per ricordare una tragedia: il 24 Aprile 2013, 1133 persone sono morte e oltre 2500 sono rimaste ferite quando il complesso produttivo di Rana Plaza, a Dhaka, in Bangladesh, è crollato. Sono tanti gli appuntamenti previsti in Italia, grazie alla collaborazione della rete di Botteghe Altromercato su tutto il territorio nazionale. Crediamo in un’industria della moda che rispetti le persone, l’ambiente, la creatività e il profitto in eguale misura. Incuriosisciti anche tu e partecipa alla campagna!
Image Source: sito Fashion Revolution