Può una prigione rendere libero chi vi entra? La risposta a questa domanda è data da Valeria Parrella, nel suo nuovo romanzo Almarina, edito da Einaudi. Una libertà riconquistata sia da parte dei detenuti, giovani ragazzi che hanno commesso uno sbaglio e per questo si trovano in un carcere minorile, sia dagli adulti che hanno il compito di riportarli in carreggiata, offrendogli una seconda opportunità.
Almarina si svolge a Nisida, piccolo lembo di terra di fronte a Napoli, appartenente all’arcipelago delle isole Flegree. Una località inaccessibile perché vi sorge l’Istituto Penale Minorile di Napoli. Quindi le vicende narrate da Valeria Parrella prendono spunto da una realtà che l’autrice conosce molto bene, vivendo lei stessa a Napoli, e proprio sulle tangibili rocce di Nisida poggia la finzione narrativa.
La protagonista di Almarina è Elisabetta, professoressa di matematica che insegna nel carcere minorile. Tutte le mattine si alza, prende l’auto e percorre il lungo ponte che la porterà sull’isola. Qui, quando la sbarra si alza, perde la sua libertà, è risucchiata da una realtà che in pochi possono comprendere, e totalmente dedita al suo compito d’insegnante può lasciarsi alle spalle un grave dolore. Infatti Elisabetta ha vissuto un doppio lutto, la morte prematura del marito che si è portata via anche la possibilità di diventare madre. Ma un giorno compare in classe la seconda protagonista di questo romanzo: Almarina. Una luce, una speranza, ma anche la lotta contro la burocrazia, i tribunali, le leggi e i giudici. Almarina è giovane, eppure ha già sofferto molto. Le due protagoniste però riusciranno a unire i loro dolori e dal risultato di questa somma far nascere una seconda possibilità per entrambe. Un romanzo limpido, pieno della tenerezza che solo una madre può offrire. Un romanzo che non è solo intimo e privato, ma anche pubblico: attraverso la storia di Elisabetta e Almarina, Valeria Parrella racconta molte altre storie. Quelle dei ragazzi figli di camorristi, a cui viene offerta una seconda opportunità che difficilmente sfrutteranno, o delle ragazze provenienti da tanti paesi lontani, che vedono nella piccola criminalità l’unica possibilità di sbarcare il lunario.
Una storia potente, piena di umanità!
Image source: einaudi.it