Un noto giornalista italiano una volta disse: “L’ambizioso sa dove vuole arrivare e dove non devono arrivare gli altri”. Questa frase racchiude alla perfezione la continua tensione al miglioramento attorno a cui ruota La moglie del rabbino, romanzo di Chaim Grade, pubblicato dalla casa editrice Giuntina. Un libro che racconta la totalizzante ambizione di una donna, portata talmente all’eccesso da riversarsi sul marito inerte, trascinato da un terribile brama di successo che non gli appartiene.
La moglie del rabbino si chiama Perele, è sarà lei la protagonista di questa storia ambientata nella prima metà nel Novecento in un piccolo paesino dell’est Europa. Figlia di un famoso rabbino, Perele è una donna molto intelligente, allevata in una casa di studio e cultura. Proprio per questo motivo deve cercare uno sposo degno della sua posizione. Pensa di averlo trovato nella figura di Moshe Mordechai, grande studioso del Talmud, ma il candidato la respinge poco prima delle nozze. Il motivo? Pensa di aver intravisto nell’anima di Perele una profonda cattiveria.
Perele prosegue con la sua vita e sposa un giovane di buon carattere, ma di modeste ambizioni: Uri Zvi si accontenta del rabbinato in un paese di provincia. Ma per Perele non è abbastanza e lo capisce quando raggiunge la mezza età. I figli, ormai grandi, non le hanno dato molte soddisfazioni. Il marito non è diventato un grande pensatore, ammirato dall’intera comunità. Perele decide quindi di passare al contrattacco, prendendosi tutto quello che la vita finora le ha negato, per riservarlo invece alla moglie del suo primo fidanzato, divenuto uno dei nomi più noti della comunità ebraica lituana.
Una storia di manipolazione e amara rivincita. Chaim Grade, uno dei più grandi scrittori yiddish del Ventesimo secolo, tradotto in italiano dalla casa editrice Giuntina, specializzata in narrativa ebraica, ci offre un romanzo potente, che racconta molto delle donne del suo tempo e della sua comunità. Perele è intelligente, istruita, ambiziosa, ma purtroppo non potrà mai raggiungere posizioni di rilievo, a causa del suo essere donna. Proprio per questo riversa la sua ambizione sul marito, perché il massimo che potrà diventare nella vita è la rebetsin, in altre parole la moglie, di un rabbino di successo. Perele è un personaggio totalizzante, da amare e odiare insieme, che non vi lascerà indifferenti.
Image Source: giuntina.it