C’era una volta il club del libro, appuntamento settimanale o mensile in cui gli amanti della lettura si incontravano per scambiarsi opinioni e giudizi su un romanzo scelto insieme. Oggi, una versione 2.0 di questi circoli, è Anobii, social network dedicato ai libri. Gli utenti si registrano creando un proprio profilo con foto e breve descrizione; il passo successivo è mettere online la libreria personale, suddividendo i titoli in varie categorie: romanzi finiti, in lettura, abbandonati, da consultazione. Si ha poi la possibilità di lasciare votazioni, recensioni, citazioni dei libri letti. Ma soprattutto, navigando nel sito, si sbircia nelle librerie degli altri utenti, da contattare con un messaggio privato per scambiarsi consigli di lettura.
Si trovano anche statistiche costantemente aggiornate sui libri più letti e sulle ultime uscite.
Come Facebook ha papà Zuckerberg, anche Anobii ha un genitore. Nacque nel 2006 dall’iniziativa di Greg Sung, che in un incontro a Milano spiegò: «L’idea di Anobii mi è venuta dopo aver letto un libro sul web 2.0, vivevo ad Hong Kong e ho sentito il bisogno di sapere quali altri persone l’avevano letto nella mia città. Volevo confrontarmi con loro, volevo scambiare con loro le mie impressioni e farmi segnalare altri libri sull’argomento». Ma da dove arriva questo strano nome? L’”Anobium puntactum” è quello che generalmente chiamiamo tarlo della carta, e nei paesi anglosassoni si usa per indicare chi trascorre molto tempo sui libri, un topo da biblioteca.
Anobii negli ultimi anni ha avuto diversi passaggi di proprietà. Oggi è italianissimo; infatti nel 2014 è stato acquisito dal gruppo Mondadori che ha avviato un restyling generale per renderlo più facilmente utilizzabile. Un importante cambiamento è la possibilità di navigare all’interno del sito, andando a leggere trame e recensioni dei libri, anche se non si è registrati. Attualmente Anobii vanta più di un milione di utenti, di cui la stragrande maggioranza è italiana, con un’età compresa dai trenta ai quarant’anni e una crescita annua del 11-12%. L’obiettivo è attrarre anche un pubblico più giovane, abituato alla velocità dello smartphone; per questo nel 2016 è stata lanciata l’app, disponibile sia per Android sia per iOS.
Ora avete tutte le informazioni per lanciarvi in questo nuovo social network, ci vediamo presto su Anobii!
183
previous post