Impazza ovunque il trend dell’armocromia. Parole come stagione, intensità e sottotono non sono mai state così utilizzate come in questo periodo, ma sappiamo davvero cosa significano?
È sicuramente necessaria una premessa: l’armocromia (o Color Analysis, come viene chiamata nei Paesi anglofoni) non è frutto di strani calcoli, ma si tratta di un’analisi scientifica della composizione cromatica di pelle, occhi e capelli per andare a scoprire quali sono i colori che più ci valorizzano. Il nostro patrimonio genetico è quindi la base di partenza per questo tipo di analisi, e viene messo in risalto secondo un criterio di armonia, vera chiave di bellezza immutata nei secoli.
Il primo passo consiste nel riconoscere le caratteristiche cromatiche di una persona, ossia sottotono, valore, contrasto ed intensità. Queste caratteristiche dovranno poi ripetersi nella scelta di abiti, make-up, accessori e quant’altro andrà ad accostarsi al nostro corpo.
Il sottotono della nostra pelle permette di definire se il nostro incarnato è caldo o freddo. Un’analisi molto utile è quella delle vene: se appaiono blu il sottotono è freddo, se invece tendono al verde il sottotono è caldo. Una volta scoperta questa caratteristica personale bisognerà cercare di orientarsi su tonalità di colore che si abbinino bene al nostro incarnato.
Il valore cromatico fa riferimento alla luminosità, ovvero quanto un colore è chiaro o scuro. Per analizzare questo aspetto è bene ragionare su una scala di grigi, per evitare di farsi confondere dai colori: basta prendere una fotografia e portarla in bianco e nero, così da valutare pelle, occhi e capelli nel loro insieme. Se il valore è basso, nel caso in cui la fotografia venisse stampata consumeremmo più inchiostro, mentre se è alto meno. Quest’analisi è utile in particolare per il make-up: se occhi e capelli sono scuri, quindi valore basso, meglio ombretti e matite più scuri, viceversa con un valore alto.
Il contrasto cromatico si genera dall’abbinamento di due o più colori. Il contrasto è tanto più alto quanto sono distanti i colori scelti in termini di chiaro/scuro. Bianco e nero generano il contrasto maggiore, mentre una palette di colori tenui avrà un contrasto basso.
L’intensità fa riferimento alla brillantezza del colore, alla sua saturazione: le tonalità più soft, come il beige, il madreperla ed i colori pastello hanno un’intensità ridotta, mentre colori brillanti come il giallo sole avranno una brillantezza nettamente maggiore.
La presenza e la combinazione di caratteristiche delineano le famose Stagioni dell’armocromia, che corrispondono esattamente a quelle della natura: Inverno, Estate, Primavera ed Autunno. Ogni stagione è poi suddivisa in tre sottogruppi, validi rispettivamente per Inverno/Estate e Primavera/Autunno: deep oppure light determinato dal valore, cool oppure warm in base al sottotono, ed infine bright oppure soft a seconda dell’intensità. Ogni persona appartenente ad una certa stagione possiede tutte e tre le caratteristiche dei sottogruppi, ma se una è dominante rispetto alle altre, allora si appartiene a quel determinato sottogruppo. Ecco dunque perchè spesso si sente parlare di Winter Cool o Spring Bright. Può capitare tuttavia che le variabili siano egualmente bilanciate, e quindi nessuna prevalga – in questo caso si parla di Stagione assoluta.
Individuare la propria stagione è lo step essenziale per individuare i nostri colori amici, ovvero quelli più in sintonia con le nostre caratteristiche di derivazione genetica. Scegliere i colori della palette relativi alla propria stagione significa valorizzarsi al massimo, mentre un colore non amico potrebbe farci apparire più stanchi, spenti, o comunque siamo portati a percepire una certa disarmonia.
L’armocromia è davvero un argomento interessante e pieno di sfaccettature, che certamente vale la pena approfondire. Per questo vi consigliamo la lettura del libro Armocromia: Il metodo dei colori amici che rivoluziona la vita e non solo l’immagine di Rossella Migliaccio, una piacevole quanto entusiasmante lettura per scoprire tutti i trucchi per valorizzarvi al meglio.
Bene, ora che la parte teorica è stata assimilata, è tempo di passare alla pratica! Ma per questo dovrete continuare a seguirci…
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