Anche stando a casa in quarantena o per via delle restrizioni vigenti, ci sono alcune buone azioni che possiamo fare subito per fermare il cambiamento climatico contribuendo a diminuire l’inquinamento da plastica nelle acque perché gli impegni sulla carta non bastano più. Occorre agire in modo concreto e ognuno può e deve fare la sua parte. Ecco, quindi, alcune buone abitudini green da mettere in pratica per salvaguardare la salute del mare, da cui dipende il futuro del nostro pianeta e il 50% dell’ossigeno che respiriamo.
- Cosmetici plastic-free: se tra gli ingredienti di un prodotto beauty leggete polyethylene, sappiate che è plastica. Specie alcuni scrub e dentrifici possono contenere milioni di sfere in microplastica che non vengono filtrate da nessun sistema.
- Ciclo sostenibile: gli assorbenti sono inquinanti e cari, per risparmiare spazzatura e denaro optate per la coppetta o le mutandine lavabili (Cocoro, Thinx). E ricordate che i prodotti usa e getta come i guanti sono nemici dell’ambiente (contro il Covid-19 meglio pulire bene le mani con sapone).
- Raccolta differenziata: la differenziata fatta bene è ormai entrata nelle nostre abitudini ma ci sono ancora dei prodotti che non smaltiamo nel modo giusto come l’olio da frittura. Non gettate l’olio usato per friggere nel lavandino, un litro può inquinare un lago intero! Per smaltirlo consultate il sito del vostro comune. Di solito, va raccolto freddo in una bottiglia di plastica e portato nei supermercati che offrono questo servizio.
- Lavatrice con il filtro: a ogni lavaggio i tessuti sintetici, specie acrilico e poliestere, rilasciano centinaia di migliaia di microfibre di plastica. È la prima causa di inquinamento idrico domestico. Per ridurlo: 1)scegliete abiti in cotone e lino; 2) lavate giacche a vento & Co. in speciali sacchetti di nylon che fanno da filtro; 3) scegliete detersivi certificati Ecolabel.
- Maggior controllo sul pesce comprato: se state acquistando tranci di verdesca, smeriglio, spinarolo, palombo, gattuccio o mako, in realtà è carne di squalo, la cui popolazione globale si è ridotta del 70% con decine di specie in via d’estinzione.
- Protezione solare eco: proteggere la propria pelle quando ci si espone direttamente al sole cocente è, ovviamente fondamentale. Ma alcune creme solari possono contenere elementi molto pericolose per la fauna acquatica come ad esempio l’ossibenzone o l’octinoxato, che una volta rilasciate in acqua uccidono i coralli, esercitando su di loro un effetto scolorente. Naturalmente non vi stiamo dicendo di evitare di mettere la crema solare prima di entrare in acqua. Ma per proteggere sia la vostra pelle sia l’ambiente che vi sta ospitando, potreste fare caso alle sostanze che le creme che state per acquistare contengono.
- Non buttate le lenti a contatto nello scarico: nel mondo sono oltre 24 milioni le persone che ogni giorno indossano le lenti a contatto. Se siete una di queste, dovete sapere che le preziose lentine che vi liberano dalla scocciatura degli occhiali almeno per una serata, non si sciolgono nell’acqua come siete abituati a pensare. Certo, si disgregano, ma non si dissolvono completamente, anzi. Se gettate nello scarico come la maggior parte delle persone sono solite fare, diventano parte delle oltre 63.000 microplastiche presenti per ogni km2 di oceano, e si trasformano in cibo per pesci e molluschi, intossicandoli e finendo spesso e volentieri sulle nostre tavole, e quindi nel nostro stomaco.
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