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Cambiare l’acqua a fiori: quando la vita rinasce in un cimitero

by Diletta Cecchin
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Cambiare l'acqua ai fiori

Perché una donna dovrebbe accettare un impiego come guardiana di cimitero? Perché quel luogo in cui per molti abita il dolore e la sofferenza, per lei è invece un posto dove rinascere, coltivando l’orto e profondi rapporti interpersonali. Questa donna si chiama Violette Toussaint ed è la protagonista del romanzo di Valérie Perrin, intitolato Cambiare l’acqua ai fiori e pubblicato dalla casa editrice e/o.  
Nel cognome di Violette c’era una predestinazione. Infatti Toussaint in francese significa Ognissanti, il giorno in cui tradizionalmente in Francia si onorano i defunti. La protagonista di Cambiare l’acqua ai fiori, è approdata al cimitero Brancion-en-Chalon, in Borgogna, dopo una vita davvero complicata. Abbandonata dalla madre alla nascita, è stata cresciuta da una serie numerosa di famiglie affidatarie. A soli diciotto anni, si è sposata con Philippe Toussaint, un uomo distaccato e subdolo, da cui ha avuto una bambina, il vero e unico amore di Violette. Nel suo cimitero, Violette ha trovato una seconda possibilità. Prendersi cura delle tombeCambiare l'acqua ai fiori abbandonate, confortare le persone addolorate, coltivare l’orto, l’hanno resa una donna riappacificata col passato. Eppure quel passato tormentato è pronto a ritornare, assumendo le sembianze di un poliziotto marsigliese che un giorno bussa alla porta di Violette. Il poliziotto porta con sé un’urna in cui sono conservate le ceneri della madre, che in vita ha espresso un ultimo desiderio: essere sepolta in quel lontano paesino, vicina ad un uomo sconosciuto. Da quel momento tutto cambierà, in peggio e in meglio. Cambiare l’acqua ai fiori è un vero e proprio caso editoriale, in classifica ormai da mesi. Nato grazie alla casa editrice e/o, che ha portato in Italia un libro naif dall’ambientazione coraggiosa, e sicuramente incoraggiato dai librai, che lo hanno amato e promosso fra i lettori.
Un romanzo elegante e raffinato, paragonato da molti all’Eleganza del riccio. Violette è un personaggio forte, coraggioso, ma allo stesso tempo impalpabile. Una donna che nasconde, con grigi impermeabili, abiti vivaci e colorati. Che ogni sera si concede una lacrima di porto annata 1983, perché a lei piace l’ubriachezza e non l’alcool. Una creatura senza età, che sa ascoltare e diventa una presenza su cui contare, simile a un parroco o a uno psicologo.
Non fatevi spaventare dall’ambientazione, Cambiare l’acqua ai fiori è un inno ai piaceri semplici della vita. 

Image Source: Unsplash

 

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