La moda è ritornata. Non solo sulla carta, ma in presenza, in un turbinio di eventi che hanno dato forti segnali di speranza per il futuro dell’intero sistema moda. Influencer, buyers e addetti dei lavori provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Milano per l’attesissima Milano Fashion Week, che dal 22 al 28 febbraio ha accolto 67 sfilate, 69 presentazioni e 9 eventi. Quali saranno le tendenze del prossimo Autunno / Inverno 2022? Una domanda, tante risposte.
Kim Jones, direttore artistico di Fendi, cerca l’ispirazione per la sfilata attingendo a due collezioni disegnate da Karl Lagerfeld per la casa di moda romana negli anni 1986 e 2000, rileggendole in chiave attuale. Vengono reinterpretate le stampe, esaltata la geometria e venerata la leggerezza che Lagerfeld riusciva a portare dalla carta al capo finito. Un contrasto che dialoga in maniera fluida ed armonica, come una sinfonia. I colori non sono mai eccessivi e ben accostati, e la sovrapposizione dei capi dona agli outfit una peculiarità molto piacevole. Sempre presente (e sempre più desiderata) la Fendi First, che ha tutte le carte in regola per affiancare la Baguette e la Peekaboo nell’universo delle borse cult.
Tripudio di scintillio da Alberta Ferretti con una collezione pensata per farsi notare senza disdegnare tuttavia il lato più romantico. Tessuti e linee vibranti per una donna che conquista la notte con lurex e tessuti metallici. Durante il giorno vince invece la maglia, oversize e sempre femminile.
Dopo due anni di assenza dal calendario delle sfilate, Alessandro Michele riporta Gucci in territorio italiano e fa sfilare la sua Exquisite Gucci all’interno di un gioco di specchi che distorcono le immagini, proprio come un capo ha in qualche modo il potere di trasformaci: “Indossarli significa varcare una soglia trasformativa dove diventiamo qualcos’altro. La moda ha un potere sacro che si irradia dalla superficie dei tessuti”. La presenza di Rihanna, incinta del compagno A$AP Rocky, e l’annuncio della collaborazione con il colosso dello sportswear Adidas hanno quasi rubato la scena ad un insieme di capi che fluiscono dal maschile al femminile, dal formale allo sportivo, in un dialogo continuo. Protagoniste assolute le borse storiche della maison fiorentina come la Gucci Diana in versione maxi e la Jackie 1961.
L’energia di Veronica Etro è palpabile nell’ultima sfilata meneghina, dai toni vintage e pop allo stesso tempo. Il Paisley abbraccia il knitwear e le sovrapposizioni per creare un abbraccio di texture pensato per ripararci dal freddo inverno. La palette colori è esuberante e calda, per tornare alla vita senza più paura.
Forse la più attesa della Milano Fashion Week è stata la sfilata di Bottega Veneta, che vede il debutto di Matthieu Blazy nel ruolo di direttore creativo dopo l’addio di Daniel Lee lo scorso novembre. Si riparte dalla semplicità assoluta declinata in una canotta bianca ed un paio di pantaloni, per un capitolo all’insegna del minimalismo e di una visione pragmatica dello stile. Dopotutto, come afferma lo stesso Blazy, Bottega Veneta nasce come azienda di pelletteria. Immancabili gli accessori, specialmente la borsa (intrecciata, of course) da portare sulla spalla con una sola tracolla.
Non è Milano Fashion Week senza la collezione di Prada, che per l’inverno 2022 vuole omaggiare l’eleganza del quotidiano. Una collezione pensata per le donne che affrontano la vita quotidiana, in un mix di passato e presente fatto di capi classici (e pratici) del guardaroba, anche di ispirazione evidentemente maschile, che giocano fra sé con assemblaggi e mix di tessuti con pesantezze diverse. Parola d’ordine: sperimentare senza timore.
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