L’autunno è il periodo più difficile per i capelli: caduta, assottigliamento, diradamento possono diventare un’emergenza. Da affrontare a tavola con una dieta salva chioma, in salone con trattamenti fortificanti, a casa con routine e massaggi rinvigorenti. Ma partiamo dalla tavola, la dieta è alla base di capelli forti e lucenti. A tavola non devono mai mancare sia i macroelementi, ovvero grassi, carboidrati e proteine, sia i microelementi, tra cui vitamine e sali minerali. Inclusi i componenti fondamentali per la corretta attività del follicolo pilifero: acidi grassi essenziali omega 3 e 6, ferro, zinco e rame. Riguardo a questi ultimi due, il primo favorisce la sintesi della cheratina di cui sono composti i fusti, mentre il rame stimola la formazione della melanina. Se ci sono delle carenze nutritive può essere utile un ciclo di integratori specifici.
Uova, frutta secca, legumi rinforzano le lunghezze
Diradamento, caduta, ma anche altri disturbi come la seborrea hanno un forte legame con l’alimentazione. La seborrea, che rende i capelli grassi, si può attenuare con l’introduzione degli omega 3, di cui sono ricchi pesce e frutta secca. La dermatite seborroica, che causa infiammazione al cuoio capelluto e forfora, si riduce, invece, con acidi grassi, minerali e vitamina D, presenti soprattutto in frutta e verdura. In particolare le vitamine del gruppo B disponibili in grandi quantità all’interno di uova, legumi, latticini, vegetali verdi, farine integrali, accentuano la luminosità e rinforzano la cheratina dei fusti.
Fiale, sieri e scollamento rigeneranti per i capelli
In autunno può essere d’aiuto un rituale professionale per prevenire la caduta. Alcuni saloni propongono il Kopexil. Per lunghezze deboli o fragilizzate da trattamenti aggressivi previene l’indurimento del collagene e attiva la circolazione intorno al bulbo pilifero, grazie a caffeina e olio essenziale di menta. A casa invece si possono utilizzare in autonomia le fiale Erilia Kopexil per prolungare i benefici.
Rigenerazione personalizzata
La soluzione più attuale al problema della caduta e del diradamento è la medicina rigenerativa combinata a un approccio personalizzato. Il protocollo si sviluppa su più fronti e parte da iniezioni di PRP, plasma concentrato di piastrine (estratto dal proprio sangue), in grado di stimolare il micro circolo e attenuare l’infiammazione che causa l’assottigliamento. Segue una terapia composta dalla lozione che regolarizza il livello di testosterone (in causa di caduta risulta molto elevato), insieme a farmaci topici equilibranti e un ciclo di integratori individuati con un’analisi del sangue.
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