Il mese di Giugno è alle porte e, con lui, la nostra voglia d’estate! Nonostante il meteo ci stia giocando brutti scherzi in questo periodo, con la mente siamo già in costume, al sole e in spiaggia. E Jewelìe Beachwear fa proprio al caso nostro: un brand di costumi da bagno gioiello e artigianali, nato da un’idea di Greta, che come obiettivo ha quello di creare qualcosa di unico, inclusivo e sostenibile. Non solo un costume da bagno, ma un capo d’abbigliamento che possa far sentire speciale e unico chi lo indossa. Qualcosa di nuovo e di prezioso che ci tolga dall’imbarazzo di “non essere pronti per la prova costume”, ma al contrario, che ci renda orgogliosi di ciò che siamo.
- Ciao Greta, come nasce Jewelìe Beachwear?
Jewelìe nasce nel 2019, ancora non avevo idea si sarebbe chiamato Jewelìe. Non so il vero motivo per cui ho iniziato a confezionare il mio primo bikini. Una cosa è sicura: al mio ritorno dal viaggio in America, che è stata una grande fonte di ispirazione, decisi di creare il cartamodello di quello che sarebbe stato il mio primo prototipo di costume da bagno. Venivo da varie esperienze lavorative e avevo tanta voglia di creare qualcosa di mai visto con un tocco di glitter.
Nel 2020, durante il Covid, nonostante l’ansia del lavoro sono riuscita a concretizzare la mia idea ed è nato Jewelìe Beachwear: il costume che non è solo un costume da bagno, ma un vero gioiello con degli accessori sfavillanti di strass (anche questi fatti a mano) che possano indurre le persone a girarsi a guardarlo!
Ho fatto tanta ricerca per trovare artigiani che facessero i miei accessori gioiello a prova d’acqua e in linea con il mio stile ricercato e raffinato. E ora spero che tante persone possano amare questo prodotto che solo al tocco mi dicono di toccare il lusso, il lusso sostenibile come lo chiamo io.
- Nella Bio di Instagram nomini sostenibilità e inclusività: quali sono i valori che animano il brand?
Inclusività è una parola di moda, ma che è molto importante per me.
Inclusivo è qualcosa che coinvolge tutti senza distinzioni. Qui parlo di persone e di caratteristiche che ognuno di noi ha. Ci sto ancora lavorando, ma la mia filosofia è chiara, parla di persone di tutti i tipi, uomini e donne, giovani e con più esperienza, con la pelle e capelli di ogni colore, di tante nazionalità e misure che hanno un’unica cosa in mente: la sostenibilità e l’amore per la sartoria fatta a mano, che è attenta e non sfrutta le persone.
Ognuno può riconoscersi nell’ideale di Jewelìe, perché per sentirsi bene non basta un capo, ma tutta la storia che sta dietro. Un storia di costumi gioiello, nuovi, moderni, con delle vibes retrò, dalle forme sinuose e grintose.
Sostenibile perché attenta all’ambiente: vengono infatti utilizzati tessuti di stock recuperati da esuberi di magazzino di altre grandi aziende. È bello usare ciò che abbiamo già senza produrre in surplus. In pratica, direi che Jewelìe segue un trend inverso rispetto alle produzioni delle grandi fabbriche. I pezzi sono sempre limitati. In più, Jewelìe ha a cuore le persone non per l’aspetto fisico ma per la loro anima. Vorrei piano piano inserire varie collezioni capsule dedicate a curvy, LGBT sempre sposando eleganza e raffinatezza. Siamo ancora in fase di rodaggio e ci dobbiamo fare conoscere.
- Che cosa significa “disegnati s’un’isola/Made in Sudtirol”?
Sono nata al mare, all’isola d’Elba, e a soli 3 anni mi hanno portata tra le montagne. Non è stato facile abituarmi alla vita senza il mare e il cielo sempre così visibile e colorato. Per questo, quando devo ispirarmi, vado sulla mia isola vicino al mare e disegno le mie collezioni. Ho lo studio a Bolzano e quindi poi cucio e realizzo tutto qui in Alto Adige tra le montagne sudtirolesi.
- Esiste anche una collezione di abbigliamento oltre al beachwear?
Sì, esiste una collezione che presto uscirà e sarà abbinata ai costumi per proseguire la serata, dalla spiaggia al cocktail o alla festa in piscina, anche per i galà.
Intanto, ho un’altra pagina IG dove inserisco tutte le creazioni della collezione haute couture per eventi speciali/ cerimonia.
- Quale futuro immagini per il tuo brand?
Il futuro che immagino è una azienda fatta di giovani e con più esperienza che condividano innovazione e tradizione sartoriale nel settore beachwear, che è davvero saturo di fast fashion. Invece, vorrei far riscoprire la bellezza della moda lenta e responsabile in una regione dove la moda sta andando persa. Vorrei dare nuova linfa a persone e territorio, creando e costruendo un’azienda di valore e di passione.
Grazie Greta, condivido la tua filosofia e credo anche io che la moda abbia bisogno di riscoprirsi lenta, legata al territorio e alle sue eccellenze. Sicuramente, dietro al tuo lavoro e ai tuoi costumi da bagno c’è tanta ricerca e tanta dedizione: noi ti auguriamo di farti conoscere sempre di più e vedere le persone indossare le tue creazioni!