Sassaia, un minuscolo paese di montagna, alle porte delle Alpi, che conta solo due abitanti. Una ragazza, alla ricerca di un luogo isolato dal mondo, dove nascondersi, dove nessuno può riconoscerla. Un uomo, che ama la poesia, che a Sassaia si è rifugiato anni prima, per fuggire dal dolore di una perdita. Questi sono gli ingredienti del nuovo romanzo di Silvia Avallone, intitolato Cuore nero, edito da Rizzoli.
Dopo un penultimo romanzo un po’ deludente, con Cuore nero ritroviamo l’autrice che ci ha fatto amare, sognare e soffrire con i suoi primi romanzi, Acciaio e Marina bellezza. La scrittrice in grado di raccontare storie di adolescenti sbagliati, in fuga, che commettono errori, accogliendo questi vissuti con una grande capacità di ascolto, senza giudicare. Cuore nero parla proprio di questo, di un inciampo, di uno sbaglio, che non può e non deve essere condanna a vita.
Emilia ha poco più di trent’anni, capelli rossi come il tramonto, corpo magrissimo e scattante. Un giorno compare a Sassaia, come può apparire un animale selvatico. Riapre la casa che fu della zia, decisa a stabilirsi in quel piccolo e dimenticato borgo di montagna. Bruno vive nella casa di fronte e assiste all’arrivo di Emilia come se si trattasse di un’invasione. Chi è quella ragazza cresciuta, che indossa un giaccone viola e anfibi inadatti ai terreni scoscesi?
Emilia e Bruno vorrebbero solo silenzio e solitudine, ma l’incontro è inevitabile. E quando succede i due riconoscono un dolore simile, ma opposto. Entrambi hanno conosciuto il male: Bruno l’ha subito, Emilia invece ne è stata artefice. Come vivere insieme, come amarsi, quando la relazione si basa su un grandissimo non detto?
Cuore nero è un libro che contiene una storia coraggiosa, raccontata con un linguaggio limpido e cristallino. Forse il romanzo più maturo di Silvia Avallone, che qui dimostra di conoscere veramente la materia di cui parla. Un romanzo che è anche indagine sociale, denuncia di una condizione di cui raramente si parla nei libri. È facile parteggiare per Abele, più difficile ascoltare la storia raccontata dal punto di vista di Caino. Un Caino che ha scontato la propria pena, ma che si trova costretto a nascondersi comunque nel punto più isolato del mondo. Leggete Cuore nero e sospendete il giudizio, pronti ad accogliere questa storia con animo e mente aperti all’ascolto.
Image Source: Rizzoli