Esistono ferite di singoli individui. Ed esistono ferite di popoli, di nazioni, che nonostante il trascorrere del tempo, faticano a rimarginare. È il caso delle lacerazioni del popolo vietnamita: la dominazione straniera, la guerra coi suoi crimini, gli anni della dittatura, i campi di rieducazione. Avevamo già conosciuto questo spaccato grazie al primo romanzo di Nguyen Phan Que Mai, intitolato Quando le montagne cantano. Ora la scrittrice vietnamita è tornata in libreria con un nuovo romanzo che parla sempre della sua terra, dal titolo Dove vola la polvere, pubblicato in Italia dalla casa editrice Nord.
In Dove vola la polvere si intrecciano inesorabilmente tre storie. Trang è una giovane donna vietnamita. Vive con la sorella Quynh e i genitori in campagna, in una condizione di estrema povertà. Nelle orecchie ha ancora il rumore degli elicotteri americani che si abbassano per mitragliare presunti vietcong. Trang e sua sorella sognavano una vita diversa, fatta di studio e realizzazione personale; invece passano le giornate a lavorare faticosamente la terra. La famiglia è oberata di debiti e il padre è un reduce segnato per sempre dal conflitto. Trang e Quynh decidono quindi di tentare la fortuna a Sài Gòn, dove pensano di trovare un impiego onesto e ben retribuito. Purtroppo non sarà così.
Il secondo protagonista di questa storia è Phong, un figlio della polvere, madre vietnamita, padre americano, abbandonato alla nascita. Phong ha la carnagione e i capelli degli afro americani, gli occhi a mandorla dei vietnamiti. È cresciuto in un orfanotrofio e la vita per lui è stata molto complicata, a causa del razzismo che i suoi connazionali sviluppano nei confronti dei figli di coppie miste. Per lui un unico sogno: riuscire ad emigrare negli USA.
Infine abbiamo Dan che a vent’anni ha combattuto in Vietnam. Oggi sta tornando, insieme a sua moglie, nel paese che gli ha causato un trauma insuperabile. Come per molti altri veterani, il passato di Dan è costellato di fantasmi che potrebbero distruggere il suo matrimonio.
Per la seconda volta Nguyen Phan Que Mai riesce a trasportarci nella storia del suo paese. Un scrittura semplice, diretta, ma allo stesso tempo molto poetica, soprattutto quando descrive la natura, i profumi e i colori del Vietnam. Nonostante l’intreccio della storia e i nomi non semplici per noi occidentali, Dove vola la polvere è un romanzo lineare, diretto, in cui è facile immergersi. In questo momento di conflitti accessi e diffusi in tutto il mondo, Dove vola la polvere ci porta a riflettere sulle conseguenze delle guerre, sui detriti che per decenni si lasciano alle spalle.
Image Source: Il libraio – Casa Editrice Nord