Occuparsi di cronaca nera è una missione. Soprattutto oggi, a causa dei tagli che i giornali sono costretti ad apportare al proprio staff. Lunghe ore di appostamento, giornate interminabili trascorse in tribunale. Le soddisfazioni sono rare, ma quando arrivano, riescono a ripagare tutto il duro lavoro. Lo sanno bene Ilaria Piatti e Marco Besana, protagonisti de Il destino dell’orso, thriller di Dario Correnti, edito da Mondadori.
Una coppia indimenticabile. Marco Besana è un giornalista storico della testata per la quale lavora; da decenni si occupa di cronaca nera e ormai è praticamente in pensione. Ilaria Piatti invece è giovane, un po’ sfigata, ma dall’intuito infallibile; costretta nel ruolo di stagista a vita, nonostante i suoi grandi risultati giornalistici. Infatti i due erano protagonisti anche del romanzo precedente di Dario Correnti, dal titolo Nostalgia del sangue. In questo primo episodio, è proprio la Piatti, o Piattola come la chiama Besana, a risolvere il caso di un misterioso serial killer.
Le vicende narrate in Il destino dell’orso si svolgono in una valle svizzera, dove un illustre uomo d’affari è sbranato vivo da un orso. Besana e Piatti sono inviati dal giornale per occuparsi di questa strana morte. All’apparenza un incidente tragico. Eppure Piatti capisce subito che c’è qualcosa che non torna: è almeno un secolo che un orso non attacca un essere umano e in quella lontana valle, meta di italico turismo extra lusso, succedono un po’ troppi incidenti. E per di più le vittime appartengono tutte alla stessa cerchia di amici molto ricchi. Un uomo caduto in un crepaccio, un altro bruciato vivo nel suo aereo privato, un altro ancora mummificato in un bosco… Morti che non posso essere frutto del caso. Besana e Piatti decidono di andare a fondo di questo mistero.
Il destino dell’orso è il thriller dell’estate. Dialoghi serrati, personaggi profondi, vicende da tenere il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Dario Correnti si conferma un grande intenditore del genere. Pseudonimo dietro cui si nasconde probabilmente un giornalista, conosce alla perfezione i meccanismi delle redazioni e infarcisce il romanzo di curiosità e digressioni interessanti, che non annoiano mai.
Siete alla ricerca di un thriller da mettere in valigia? Lo avete trovato!
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