In pochi conoscono la storia di Niki de Saint Phalle. Donna sorprendente, artista poliedrica, pittrice, scultrice e regista, profondamente legata all’Italia. Proprio nel nostro paese, per la precisione a Garavicchio, piccola frazione di Capalbio, ha realizzato una delle sue opere più grandiose: il Giardino dei Tarocchi. Ventidue sculture monumentali, alcune addirittura abitabili, ispirate agli arcani maggiori dei Tarocchi, realizzate in cemento e rivestite di un mosaico di specchi, vetri e ceramiche colorate. Chiaramente ispirate al Parco Güell di Gaudi a Barcellona.
La storia di questa maga del colore fa da sfondo al nuovo romanzo di Lorenza Pieri, intitolato appunto Il giardino dei mostri, e pubblicato dalla casa editrice e/o. Ci troviamo proprio in Maremma tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Il periodo in cui la Maremma stava per scoprire un tesoro nascosto, fatto di casali, cascine, natura incontaminata e mare splendido. Un tesoro che l’avrebbe poi resa ambita, ricca, bella e dannata.
Il giardino dei mostri narra le vicende di due famiglie. Da un lato abbiamo i Biagini, contadini e allevatori di cavalli, che abitano le terre intorno a Capalbio da generazioni. Dall’altra invece troviamo i Sanfilippi, romani, altoborghesi, decisi a farsi spazio nel mondo della politica. I due capofamiglia si incontrano e insieme danno avvio a un impero. Ristrutturano un vecchio casale e lo trasformano in un agriturismo meta del turismo di lusso romano. Il fatto di diventare soci in affari però porterà i membri delle rispettive famiglie a legarsi e scontrarsi. Intorno a Il giardino dei mostri ruota un umanità multiforme e complessa. A volte debole, meschina, ubriacata dalla possibilità del denaro facile. Ma per fortuna qualcuno si salva mostrando una forte resilienza. Si tratta di Annamaria, la vera protagonista del romanzo, una giovane ragazza di quindici anni, circondata da adulti indifferenti, convinta di non essere abbastanza bella, abbastanza elegante. Sarà proprio l’incontro con Niki de Saint Phalle a liberarla dalla gabbia della provincia.
Un romanzo corale che racconta le brutture e la corruzione italiana, ma anche la bellezza, l’orgoglio e la voglia di rivalsa. Lorenza Pieri, che già nel suo romanzo precedente intitolato Isole minori aveva dato prova di conoscere molto bene la mente degli adolescenti, si conferma una scrittrice attenta all’animo umano.
Un romanzo da leggere. Una storia da scoprire.
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