Se devi lottare per la sopravvivenza hai meno tempo per sfinirti con le complicazioni sentimentali, i colori e i contorni sono forti e netti. Di qua o di là: amore odio invidia furore vendetta. Forse uno spazio minimo per la nostalgia, subito ricacciato ai margini della coscienza per non infiacchirsi.
Di amore, di vita, di morte parla il nuovo romanzo di Margherita Oggero, intitolato Il gioco delle ultime volte e pubblicato da Einaudi. Avete mai pensato quando è stata l’ultima volta che siete stati nella casa al mare dei nonni? Oppure l’ultima volta che avete detto ti amo a qualcuno? Che avete visto i vostri compagni di classe delle superiori oppure litigato con vostro padre? E a questo che pensano i personaggi de Il gioco delle ultime volte. Mogli, mariti, figli, medici, autisti, donne delle pulizie… un caleidoscopio perfetto che racconta un’umanità ordinaria e allo stesso tempo straordinaria. Il gioco delle ultime volte prende avvio con Ale, un’adolescente di diciassette anni, che un giorno decide di farla finita gettandosi sotto le rotaie di un tram torinese. All’ospedale la soccorre Nicola, un medico abituato ai corpi straziati degli incidenti, che però in Ale vede qualcosa di più. La sua bellezze rimasta intatta nonostante l’impatto col tram, i suoi diciassette anni. Nicola non riesce a togliersela dalla testa, continua a chiedersi cosa l’abbia spinta a commettere un atto del genere. E questo pensiero lo accompagna durante tutto il weekend che trascorre in una baita di Chamois insieme alla moglie Teresa e ad un gruppo di amici. A Chamois incontra Matteo, un vecchio amico degli anni del liceo. Tra i due si percepisce immediatamente la tensioni. Nicola e Matteo erano conosciuti da tutti come i dioscuri, belli, sportivi, intelligenti e amici per la pella. Ma qualcosa tra di loro è successo. Durante una vacanza ad Amsterdam la loro amicizia si è interrotta e da allora non si sono più né visti né parlati. È durante una cena in baita, presi dalla noia di una brutta giornata, che il gruppo decide di fare il gioco delle ultime volte. Nicola e Matteo, di notte, faccia e faccia, continueranno il gioco da soli.
Margherita Oggero si conferma un’autrice dalla scrittura elegante, nobile, un po’ come la sua Torino. Questa scrittura le permette di narrare con un certo distacco i fatti della vita, ma allo stesso tempo di dare una forte scossa al lettore. Ne Il gioco delle ultime volte raccoglie diversi affreschi, forse a volte troppo affastellati e poco approfonditi, ma comunque interessati. Siete pronti a intraprendere il gioco delle ultime volte?