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Il grembo paterno: fame di affetto

by Diletta Cecchin
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Fame, desiderio, voglia, bisogno. Avete mai pensato a quante volte proviamo fame nella nostra esistenza? Sicuramente fame di cibo, ma non solo. Fame di affetto, fame di attenzioni, fame di sesso. Di questo desiderio ancestrale, nato con il primo uomo e la prima donna sulla terra, parla il nuovo romanzo di Chiara Gamberale, intitolato Il grembo paterno e pubblicato da Feltrinelli.

Se la mia fame era insaziabile, da quando era nata Frida il buffet del mondo aveva smesso di essere a mia completa disposizione, non traboccava più delle strade che ancora non avevo attraversato, dei discorsi che ancora non avevo intrattenuto, delle albe che ancora non mi avevano sorpreso, degli uomini con cui non avevo ancora fatto l’amore. Le città erano diventate quelle dove avrei potuto spingere il passeggino di Frida, i discorsi quelli che Frida avrebbe potuto intercettare o interrompere, le albe quelle per cui avrei dovuto fare attenzione perché, da dove la spiavo, la luce non entrasse nella stanza e svegliasse Frida.

Il grembo paterno

A parlare è Adele, la protagonista de Il grembo paterno, personaggio dietro cui si nasconde sicuramente, almeno in parte, la scrittrice Gamberale. Adele sta crescendo Frida da sola, unico genitore di una bambina che la sorprende ogni giorno. Frida è entrata nella vita di Adele grazie all’inseminazione artificiale in una clinica spagnola. Da quel momento sono state sempre e solo loro due. Un bozzolo di corpi, odori, abitudini, che non aveva bisogno di altro. Fino a quando Adele incontra Nicola. Lei è convinta che finalmente ha trovato la persona con cui sentirsi intera. Lui però ha una moglie, due figli, una famiglia da cui ripete di volersi separare. Nicola riaccende nella mente di Adele memorie antiche, di una sofferenza bambina. La figura dell’amante di oggi si intreccia inesorabilmente a quella del padre di Adele, Rocco. Un uomo nato senza niente, in grado di costruire una fortuna, ma incapace di ascoltare la figlia. Un uomo di altri tempi, che la sera tornava sempre a casa dalla moglie, ma di giorno divideva il proprio amore per un altra donna. Adele ha sempre dato tutto al padre, convinta che fosse lui a chiederglielo. In cambio chiedeva solo un po’ di attenzioni, che Rocco non era in grado di garantirle. Proprio per questa fame di attenzioni si è ammalata.

 

Il grembo paterno

Il grembo paterno è un romanzo profondamente psicologico, che andrebbe letto con la Psicoanalisi di Freud accanto, e forse per questo a tratti un po’ scontato. C’è un momento della nostra vita in cui ognuno di noi smette di essere figlio. Capiamo che i genitori non sono eroi infallibili, ma esseri umani come tutti noi, fatti anche di sbagli. Ad Adele manca questo passaggio. È convinta che nella sua famiglia risieda la ragione di ogni suo malessere. Sicuramente i disturbi alimentari di cui ha sofferto da adolescente affondano le proprie radici in una famiglia disfunzionale. Le relazioni sbagliate, le difficoltà nel legarsi ad un altro essere umano, l’amore per un uomo sbagliato sono però errori che l’Adele adulta dovrebbe avere il coraggio per imputarsi a se stessa, senza trovare altri alibi. Un romanzo divisivo, in cui alcuni lettori e critici non hanno riconosciuto la Chiara Gamberale dei libri precedenti.

Image Source: Feltrinelli

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