C’è qualcosa che rappresenta di più l’infanzia e l’adolescenza del gruppo di amici? La compagnia di coetanei che ci accompagna nelle prime scoperte, ribellioni, relazioni. Eppure, difficilmente il gruppo di amici arriva integro fino all’età adulta. Qualcuno cambia giro, qualcun altro si perde per strada. Altri ancora, semplicemente, smettono di frequentare i soliti volti senza dare spiegazioni. Proprio intorno a un’amicizia interrotta ruota La casa dei Gunner, di Rebecca Kauffman, pubblicato da SUR.
La casa dei Gunner è il secondo romanzo di Kauffman, il primo tradotto in italiano. Immediatamente siamo coinvolti in una storia comune, ma non banale, e in una scrittura limpida e scorrevole. I protagonisti sono Alice, Jimmy, Lynn, Mikey, Sam e Sally. Amici da quando andavano alle elementari, erano soliti ritrovarsi a giocare a carte, raccontarsi storie dell’orrore, e poi, da adolescenti, bere super alcolici trafugati da casa dei genitori, in una abitazione abbandonata, appunto la casa dei Gunner. Tre femmine e tre maschi. Tutti molto diversi tra loro, ma complementari. C’è chi ha una personalità dominante e chi è il burlone della compagnia. Chi ama suonare il piano e chi ha uno spiccato talento per la matematica. Chi ha un animo riservato e chi un velo di tristezza negli occhi. Quest’ultima è Sally, una ragazzina dai capelli talmente biondi che sembrano fili d’argento e una mamma alcolizzata. L’amicizia tra i Gunner si interrompe proprio quando Sally, a sedici anni, taglia i ponti con tutto il gruppo senza dare spiegazioni. La comitiva di amici non regge l’urto di questo abbandono, e nel giro di poco tempo ognuno intraprende la propria strada.
Sally quindi è il grande personaggio assente de La casa dei Gunner. La conosciamo attraverso gli occhi degli altri, in particolare quelli di Mikey, che prende in mano il filo della narrazione, tra eventi presenti e ricordi del passato. Più di dieci anni dopo la separazione, saranno proprio i funerali di Sally, che si è suicidata gettandosi da un ponte, a creare l’occasione, per i Gunner rimasti, di ritrovarsi. I cinque amici ripercorreranno i propri ricordi e ancora una volta si chiederanno le ragioni dell’abbandono di Sally. Rebecca Kauffaman, con La casa dei Gunner, ci dimostra che spesso nella vita, dietro a una scelta, possono esserci diverse motivazioni. L’agire umano e talmente complesso che è difficile identificare il torto e la ragione, giusto e sbagliato, quindi a volte dovremmo imparare a metterci da parte e sospendere il giudizio. Un libro da leggere tutto d’un fiato, che vi lascerà in bocca il sapore dolce e melanconico delle amicizie che furono e che non sono più.
Image Source: Pixbay – edizionisur.it