Terra, acqua, aria e fuoco. Da nessuna altra parte al mondo, come in Islanda, possiamo trovare i quattro elementi della natura così vicini e interconnessi tra loro. La terra brulla, rocciosa, nera. L’acqua del mare che la circonda. L’aria che la spazza con terribili tempeste. Il fuoco della lava e dei vulcani. Se anche voi, come me, siete affascinati da questa terra e dai suoi abitanti, vi consiglio di leggere il nuovo romanzo di Auður Ava Ólafsdóttir, intitolato La vita degli animali e edito da Einaudi. Avevamo già avuto modo di parlare della scrittrice islandese grazie al suo romanzo precedente, Miss Islanda. Ne La vita degli animali troverete la stessa scrittura raffinata ed elegante, anche se espressa in una storia più slegata, ma comunque interessante e curiosa. Una storia che parla di nascita e di morte, di bambini, adulti e animali. Una storia luminosa, nonostante per lunghi mesi la luce si faccia ben poco vedere in Islanda.
La protagonista de La vita degli animali è Dýja, da sempre legata in maniera speciale alla zia Fifa, di cui ha seguito le orme come ostetrica. Dýja vive in quello che fu l’appartamento della zia, nel centro di Reykjavík. Da quando la zia è morta, anni prima, la nipote non ha toccato nulla in casa. È ancora circondata dallo stesso mobilio, dagli stessi soprammobili, dagli stessi libri e la casa sembra cristallizzata in un tempo passato. Un giorno scova uno scatolone in fondo a un armadio. All’interno trova tre manoscritti, in cui la zia, con sorprendente audacia e precocia, ha analizzato il mondo naturale, animale e umano. Fifa aveva capito, in anticipo rispetto ai tempi e alla scienza, che tutto il mondo è connesso e che tutto deriva dalla luce, ovvero dalla nascita, non a caso si dice dare alla luce e venire alla luce.
Si dice che l’uomo non si riprenda mai dal fatto di essere nato. Che l’esperienza più difficile della vita sia questa, venire al mondo. E la cosa più difficile sia abituarsi alla luce», scriveva Fifa.
Si può quindi capire la centralità del ruolo di un’ostetrica, in islandese ljósmóður, letteralmente madre della luce. La vita degli animali è un romanzo estremamente delicato e profondo, che porta il lettore a riflettere sulla piccolezza e sulla grandezza dell’essere umano. Un romanzo che ci porta nella mente e nel cuore di un popolo che vive in profonda simbiosi con la natura.
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