L’essere umano è un animale sociale. Chi più, chi meno, ognuno di noi si circonda di persone. Famigliari, amici, conoscenti. Ad alcuni ci lega un semplice rapporto di amicizia. Per altri proviamo sentimenti più intensi, fraterni o amorosi. Ma siamo sicuri di conoscere veramente le persone che amiamo? Intorno a questa domanda ruota il romanzo di Tiffany Tavernier, intitolato L’amico, e pubblicato in Italia da Edizioni Clichy. Vi avevo già parlato di questo libro, consigliandovelo come lettura estiva. Ora però addentriamoci fra le pagine di una storia a metà strada tra il romanzo e il giallo.
Thierry è il protagonista e narratore de L’amico. La sua intera esistenza è sconvolta una mattina come un’altra, mentre sorseggia un caffè affacciato alla finestra. Nessun segnale, nessuna avvisaglia. Un momento prima la sua vita assomiglia a quella di molti altri, quasi banale nella sua semplicità. Un attimo dopo tutto è finito. Improvvisamente vede le forze speciali della polizia francese fare irruzione nell’abitazione dei suoi vicini di casa. Guy e Chantal non sono semplici dirimpettai, ma amici di Thierry e di sua moglie Èlisabeth. Insieme hanno trascorso tanti weekend, inviti a cena, partite a carte. Thierry e Guy spesso si scambiavano aiuti reciproci nei piccoli lavori domestici.
Per questo, inizialmente, Thierry è spaventato. Sarà successo qualcosa di grave a Guy e Chantal? Piano piano, però, la verità viene a galla. Dopo ventiquattro, interminabili, ore Thierry scopre che il suo vicino e unico amico Guy è accusato di essere l’assassino di diverse ragazze che negli ultimi anni sono scomparse nella loro regione. La moglie Chantal è sua complice: per anni ha coperto il marito, ma ora sta confessando tutto.
Thierry è travolto dalla notizia. In lui si mescolano negazione, rabbia, dolore, disperazione. Con la mente torna ai momenti trascorsi insieme a Guy. Ci sono state delle avvisaglie che avrebbe potuto cogliere? Come ha fatto a non rendersi conto di nulla? Anche sua moglie Èlisabeth è annientata dalla vicenda, tanto da decidere di abbandonare la casa, in cui non riesce più a vivere, e di conseguenza anche Thierry, che invece non vuole andarsene. Thierry rimane quindi senza nulla, e in solitudine intraprende un viaggio alla scoperta del suo passato, rimosso da tempo.
L’amico di Tiffany Tavernier è un romanzo che parte con un tensione narrativa fortissima. L’autrice però non è riuscita a mantenere tale intensità per tutto il libro. Resta comunque una lettura piacevole (nonostante i ricorrenti errori di battitura, presenti fin dalla trama nella seconda di copertina), che ci porta ad interrogarci sulla natura umana.
Image Source: Edizioni Clichy