Ho avuto l’opportunità e la fortuna di conoscere Eliana Salvi nel novembre 2019, durante l’evento Elle Active, due giornate di formazione, coaching ed incontri dedicate alle donne lavoratrici. Lei nel ruolo di speaker, io nel pubblico fra centinaia di donne ansiose di far proprio ogni consiglio per dare un boost alla propria carriera. Eliana ha subito lasciato il segno per l’entusiasmo trasmesso e la propria sicurezza, da non confondere con l’arroganza: qui si parla di una donna con diversi percorsi alle spalle, successi e inciampi, che pienamente consapevole del suo percorso si mette in gioco ed a disposizione di altre donne per aiutarle a crescere. Non appena sono venuta a conoscenza della pubblicazione del libro Donne, mamme, Imprenditrici. Chiacchiere Con Unicorni sul tema molto delicato e quasi “alieno” dell’imprenditoria femminile legata alla maternità, ho pensato che fosse l’occasione giusta per proporle un’intervista che potesse essere d’ispirazione per le nostre lettrici, ma anche di riflessione per i nostri lettori. Perché forse, un po’ unicorno lo è anche lei!
- Riprendendo la prima domanda che porgi alle intervistate nel tuo libro, vorrei che ti presentassi alle nostre lettrici. Chi è Eliana?
Rispondo con piacere. Più che del mio CV nel dettaglio mi piace presentarmi parlando delle mie competenze, che sicuramente sono fortemente focalizzate nel digitale. Mi piace anche definirmi come una persona molto curiosa e che ha sempre amato mettersi in discussione, tentando percorsi professionali e di vita variegati, che mi hanno sempre fatto crescere molto, soprattutto umanamente. Dal vivere all’estero e lavorare in grandi multinazionali, all’esperienza di startup digitale dove davvero ho imparato tutto da zero e sul campo, alla consulenza strategica, al ruolo commerciale che oggi ricopro in aziende leader del settore. Un altro forte elemento che sempre mi accompagna, da quando ho fondato Pinktrotters (una community internazionale di donne nata nel 2013 con lo scopo di viaggiare insieme e fare networking), è il legame con le donne e con il supporto alle connessioni di valore tra loro e alle loro idee, aiutandole a far sì che si trasformino in business.
- Questo libro mette al centro la donna. Qual è stata l’influenza delle figure femminili nella tua vita professionale e personale?
Non ho una figura femminile in particolare da menzionare, ma vi direi che tutte le donne che ho incontrato tramite la community di Pinktrotters sono state chiave. Le mie più grandi amicizie di oggi sono nate grazie a questa idea pura e semplice di connettere donne per far sì che non viaggiassero sole e si divertissero insieme. E così è stato. Ancora oggi ci divertiamo, ci confrontiamo e cresciamo insieme, viaggiando. Le donne mi hanno sempre dato grande carica, grande sostegno e grandi conferme. Sono state le sorelle che non ho avuto.
- Le testimonianze contenute nel tuo libro sono state raccolte all’inizio della pandemia che ci ha duramente colpito. Pensando ad una “imprenditoria post-Covid”, ti vengono in mente alcuni cambiamenti significativi rispetto a quanto raccontato nelle interviste? Consiglieresti comunque di buttarsi in un progetto imprenditoriale in questo periodo particolarmente delicato da un punto di vista sociale ed economico?
Esatto, le interviste sono state realizzate proprio in concomitanza con l’inizio della pandemia ed è stato del tutto casuale perché il motivo che mi ha spinto a scriverlo non era affatto legato al lockdown e alle conseguenze sul mondo del lavoro. Naturalmente è stato un argomento che abbiamo toccato, essendoci soffermate sull’affrontare un potenziale fallimento. Io penso che questo nuovo modo di lavorare e vivere ha portato e porterà grandi occasioni di nuovi business, dunque non esiterei a spronare chiunque a provare l’imprenditoria, con un’idea affine proprio a questi argomenti. I cambiamenti più evidenti sono legati allo smart working: ci siamo resi conto che si può fare tutto e ugualmente bene anche virtualmente. Questo non significa eliminare del tutto i rapporti umani e fisicamente vicini, bensì di saper sfruttare meglio il nostro tempo e di impiegarlo privilegiando la qualità della vita personale. Sicuramente le mamme lavoratrici in questo periodo hanno sofferto molto, e lo smart working si può continuare solo con la riapertura delle scuole ed un supporto concreto nella gestione dei figli piccoli, altrimenti sarebbe davvero dura.
- C’è un insegnamento che hai fatto tuo, o che comunque ti è rimasto particolarmente impresso?
“Tentar non nuoce” è quello che mi ripeto sempre, in ogni circostanza. Mi piace come motto e come frase da ricordare perché mi dà coraggio. Non ho paura delle porte in faccia e dei no. Ci provo, chiedo. E chi chiede, è già avanti anni luce a chi paurosamente non lo fa pensando di essere giudicato.
- Il mondo imprenditoriale è ancora un territorio a maggioranza maschile: hai avuto dei commenti sulla tua pubblicazione da parte di uomini?
Per fortuna tutti commenti positivi. Gli uomini che frequento e di cui mi circondo sono in grande favore di un mondo equo e dai pari diritti. In primis il mio compagno. E questo vogliamo. Non vogliamo emergere sugli uomini, né screditarli, anzi. Abbiamo bisogno degli uomini, intelligenti e che vedano benefici nell’uguaglianza e nelle pari opportunità. Se ci pensate, se questo libro si fosse intitolato “Uomini, Padri, Imprenditori” non avrebbe generato curiosità. Purtroppo, però, ancora nel 2020 dobbiamo stupirci se una donna riesce a fare entrambe le cose, ad essere madre e imprenditrice, tanto da definirla “Donna-Unicorno”. Speriamo queste difficoltà vengano arginate presto. L’obiettivo di questo libro e della sua divulgazione è soprattutto questo.
Grazie Eliana per aver condiviso con noi le tue esperienze ed averci dato dei preziosi spunti di riflessione! Invitiamo le nostre lettrici a contattare Eliana per un confronto qualora si trovino in un momento di stallo nella loro carriera ed abbiano bisogno di un momento di mentorship. la potete trovare tramite i principali sociali quali Linkedin, Instagram, Facebook, o sul sito e all’indirizzo info@elianasalvi.com.
Image Source: @ElianaSalviHelpingWomen