Questa settimana andiamo alla riscoperta di un romanzo uscito qualche anno fa. A volte capita di entrare in libreria e perdersi fra gli scaffali, ignorando le novità editoriali messe lì in bella vista proprio per attirare la nostra attenzione. Ed è proprio questo il caso. Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino, scrittrice giapponese, esperta giallista, edita in Italia da Neri Pozza, fu pubblicato una prima volta nel 2003 e di nuovo nel 2009, in edizione economica.
Non un giallo, ma un attanagliante noir. Fin dalla trama scritta nel risvolto di copertina conosciamo l’identità dell’assassino. La paziente e graziosa Yayoi perde irrimediabilmente la sua innocenza quando scopre che il marito, oltre a tradirla da mesi con una escort, ha speso tutti i risparmi di una vita al tavolo da gioco. Quando Yayoi mette il marito di fronte alla verità, lui la colpisce con un pugno nello stomaco. Quel pugno rompe qualcosa in Yayoi, decide quindi di toglierli la vita, strangolandolo sulla porta di casa. Ma questo evento non cambierà solo la sua esistenza.
Yayoi non sa come disfarsi del cadavere. Cosa fare? Dove nasconderlo? Chiama in soccorso Masako, collega di lavoro ed amica. La seconda casalinga architetta un piano: smembrare il cadavere e buttare i pezzi nella spazzatura, come un qualsiasi rifiuto. Però non può occuparsi di tutto da sola, per questo coinvolge altre due amiche, Yoshie e Kuniko. La presenza della morte non abbandonerà più la quotidianità delle quattro casalinghe.
Una noir che si muove tra realtà e surrealismo. Inizialmente le ragioni che spingono le donne ad aiutare Yayoy nell’occultamento di cadavere sono poco chiare. Semplice amicizia? Soldi? Noia? La più enigmatica è Masako: fortemente individualista, non ha una grande considerazione dell’amicizia, inoltre vive in una condizione economicamente agiata. Allora perché? Proseguendo nella lettura si capisce che a spingerla è proprio il desiderio di provare nuove sensazioni che spezzino la monotonia della quotidianità.
Natsuo Kirino è famosa in tutto il mondo per i suoi romanzi, ma con Le quattro casalinghe di Tokyo ha raggiunto le tenebre dell’animo umano. Altro che Desperate Housewife, qui troviamo il reale volto del male al femminile. Una domanda: fino a dove può spingersi una casalinga delusa dalle sue relazioni famigliari?
Image Source: Neri Pozza e Pinterest