Un romanzo che vi trasporterà davanti a un quadro in cui è ritratta una donna splendida e oscura. Un romanzo che è un viaggio tra la Turchia degli anni Quaranta e Berlino degli anni Venti. Due culture che si incontrano, si uniscono e si fondono dando vita a pura bellezza. Si tratta di Madonna col cappotto di pelliccia di Ali Sabahattin, uno dei massimi esponenti della letteratura turca del Novecento, portato per la prima volta in Italia dall’editore Fazi.
Il protagonista di Madonna col cappotto di pelliccia è Raif Effendi: un uomo dal viso onesto ma assente, che trascorre la propria vita in una squallida impresa di Ankara, dove lavora come traduttore. Raif viene presentato al lettore attraverso lo sguardo di un collega, costretto a dividere con lui un minuscolo ufficio; immediatamente ciò che colpisce di Raif è la sua mediocrità. Il collega dice di lui: «Era, in pratica, il tipo d’uomo che ci induce a chiederci “ma che campa a fare? Cosa ci trova in questa vita? Quale logica lo costringe a continuare a respirare? Quale sapienza lo sospinge passo dopo passo su questa terra?». Nonostante questa prima impressione, o forse proprio per questo, il misterioso osservatore si appassionerà all’esistenza di Raif Effendi, inizierà a frequentare la sua casa e i due stringeranno una profonda amicizia. Tanto che quando Raif Effendi vede avvicinarsi gli ultimi giorni della sua vita, consegnerà all’amico un diario.
Ed è proprio nel diario che è racchiusa la storia della Madonna col cappotto di pelliccia. Il taccuino racconta la vicenda di un giovane e timido Raif Effendi, che all’età di vent’anni si trasferisce a Berlino. Girovagando per questa nuova città, entra per caso in un museo e qui rimane folgorato da un dipinto: una donna dagli occhi d’ebano, la pelle bianchissima e un cappotto di pelliccia adagiato sulle spalle. È amore e destino. In una gelida notte Raif Effendi incontrerà la stessa donna e la sua vita non sarà più quella di prima.
Il romanzo di Ali Sabahattin racconta l’amore totalizzante, quello che nella vita si prova per una sola persona. Ma non è solo una storia d’amore. Madonna col cappotto di pelliccia è anche un libro di profonda critica sociale. L’autore ritrae in maniera impassibile la società turca degli anni Quaranta, un modo in cui si pensava solo al profitto e alla ricchezza, luoghi fatti esclusivamente di apparenze e cinismo, persone in grado solo di disprezzare ed escludere. Escludere chi come il protagonista di questa storia porta con sé un profondo dolore o chi come lo stesso autore immaginava un mondo migliore e per questo fu incarcerato più volte e ucciso a 41 anni. Una scrittura poetica, lirica che vi commuoverà fino alle lacrime. La lettura perfetta per chi ama i classici.
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