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Mia sorella: un fantasma nella tempesta

by Diletta Cecchin
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Halloween è appena passato. Se avete voglia di una lettura che strizza l’occhio al mondo dei fantasmi, delle presenze e dell’occulto, vi consiglio il romanzo d’esordio di Fosca Salmaso, intitolato Mia sorella e pubblicato da Il Saggiatore. Un libro ambientato in un tempo e in luogo sospesi, tra terra, mare e cielo, che racconta il legame fra due sorelle gemelle.

Mia sorella

Cosa significa guardare tutti i giorni qualcuno che è identico a noi? E vivere con la consapevolezza che nostra sorella gemella è la più amata? Di fronte a queste domande troviamo Alice, protagonista di Mia sorella. Alice non deve semplicemente fare i conti con le gelosie e i confronti che qualsiasi rapporto fraterno e gemellare portano con sé. Ma si trova a concorrere con un fantasma, con un ricordo indelebile e perfetto, perché non contaminato dalla vita quotidiana. Infatti Matilde è morta davanti agli occhi di Alice, in un tragico incidente avvenuto in mare. A seguito di questo incidente la madre si è chiusa totalmente nel dolore, nella rabbia e nella memoria della figlia morta. Il padre invece è fuggito, e Alice non lo vede da cinque anni. Alice e la madre vivono in una casa che è un mausoleo, da cui non escono mai e in cui non entra mai nessuno. Ma improvvisamente nella loro vita compare Egle, una nuova compagna di classe di Alice.

Mia sorella

Fin da subito Alice coglie la somiglianza tra Egle e Matilde, e con l’inganno conduce la ragazza a casa propria, così da poterla mostrare alla madre. La tempesta che ogni anno si abbatte sull’isola in cui madre e figlia vivono è alle porte. Egle si trova quindi bloccata a casa loro. Ed è a causa di questa convivenza e isolamento forzato che la situazione degenera. La madre di Alice trova pacificazione al proprio dolore in Egle. In Egle però inizia a brillare un’ombra maligna, quella che la porterà a sfruttare questa situazione, trasformandosi in una sorta di fantasma.

Nel giudizio su Mia sorella bisogna assolutamente tener conto del fatto che si tratta dell’opera prima di un’autrice che ha solo ventisei anni. È evidente che Fosca Salmaso prende ispirazione dalle atmosfere e dalle storie di Shirley Jackson, sviluppando un romanzo gotico e a tratti inquietante. In alcuni tratti mi ha ricordato anche Simona Vinci, soprattutto per la scrittura è ricca, poetica, immaginifica. Il romanzo riesce a mantenere alta la tensione fino alle ultime pagine, quando purtroppo la vicenda si conclude in maniera un po’ banale.

Image Source: Il Saggiatore

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