Dopo New York e Londra, fra poche ore sarà il turno di Milano di ospitare la fashion week, durante la quale verranno presentati i capi per la stagione FW 2018/19. Milano Moda Donna, evento organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, è uno degli appuntamenti più attesi dal capoluogo lombardo, ma estremamente rilevante anche per l’intera economia dello Stivale. Infatti, come afferma il Presidente di CNMI Carlo Capasa in occasione della presentazione dell’evento a Palazzo Marino, “la moda è la seconda industria del Paese”, parole alle quali si unisce il totale sostegno del Comune di Milano nei confronti di questa iniziativa. D’altronde i numeri non mentono: nel corso del 2017 il fatturato del settore moda ha registrato un incremento del 2,8% rispetto all’anno precedente, superando gli 87 miliardi di euro (65 dei quali si riferiscono all’export). Da martedì 20 febbraio a lunedì 26 febbraio verranno presentate 64 sfilate, 92 presentazioni, 18 eventi in calendario, per un totale di 156 collezioni. Le location messe a disposizione dal Comune di Milano sono tre: lo Spazio Cavallerizze, parte integrante del Museo della Scienza e della Tecnica, dove sarà allestita una sala stampa e il nuovo Fashion Hub Market, progetto della Camera della Moda per promuovere i giovani talenti; la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, sala sfilate (vedremo anche Versace) con quaranta sculture del ‘700 raffiguranti creature mitologiche, e il Padiglione Visconti in Via Tortona, spazio di 1200 metri quadri nel cuore della città.
Agenda alla mano, segnatevi alcuni degli appuntamenti da non perdere, giorno per giorno:
- Martedì 20 febbraio: l’apertura della fashion week quest’anno sarà affidata a Moncler, brand presieduto da Remo Ruffini che nell’ultimo periodo ha registrato un forte consenso da parte del pubblico fino a farlo diventare uno dei più popolari e chiacchierati tra i giovani, ma non solo. L’evento è top secret, ma siamo sicuri che sapranno come stupirci. Appuntamento alle 19 in Piazza VI Febbraio.
- Mercoledì 21 febbraio: pomeriggio dedicato a tre big della moda, che rispondono ai nomi di Gucci, Alberta Ferretti e Moschino. Un mix bilanciato fra estrosità e delicatezza per questi brand che hanno contribuito all’affermazione del Made in Italy nel mondo. Si parte alle 15 in Via Mecenate 77, dove da poco sorge il Gucci Hub, per poi proseguire alle 17 in Viale Regina Margherita 29 con la sfilata della stilista romagnola e concludere la giornata in Via Valtellina 7 con lo show della casa di moda fondata da Franco Moschino.
- Giovedì 22 febbraio: alle 9.30 in via Senato 10, occhi puntati su Max Mara; seguono Fendi alle 12.30 negli headquarters di Via Solari 35 e Prada alle ore 20 in Via Lorenzini 14. In questa giornata prenderà il via anche l’ottava edizione di un progetto nato nel 2011 da un’idea di Franca Sozzani e Federico Marchetti al fine di promuovere e sostenere giovani talenti internazionali del mondo della moda, progetto che quest’anno si focalizza sul tema della sostenibilità. I protagonisti di “The Next Green Talents” presenteranno le loro collezioni FW 2018/19 durante il cocktail di inaugurazione, a cui seguiranno la presentazione di t-shirt eco firmate dai brand presenti e vendute poi in esclusiva su Yoox. Il 23 e il 24 febbraio la mostra sarà poi aperta al pubblico.
- Venerdì 23 febbraio: ad aprire questa giornata sarà Tod’s, brand presieduto da Diego Della Valle e simbolo di un legame indissolubile fra prodotto e territorio – la nuova collezione sarà presentata alle 9.30 in Via Palestro 14. Cinquantesimo compleanno per Etro, che spegnerà le candeline alle ore 14 in Via Piranesi 14; cambio d’abito super rapido e via a raggiungere la sfilata di Roberto Cavalli alle ore 15 in Via Valtellina 7. L’inizio del week-end viene accolto con la sfilata di Versace alle ore 20 in Piazza Duomo, Scalone Arengario.
- Sabato 24 febbraio: se ancora vi sono rimaste le energie necessarie per stare al passo con questa fashion week, preparatevi ad affrontare una giornata ricchissima di appuntamenti. Salvatore Ferragamo, Giorgio Armani, Simonetta Ravizza, Ermanno Scervino, Missoni, Jil Sander e Mila Schön (che festeggia i 60 anni di attività) sono solo alcuni dei nomi che incanteranno la città di Milano con le loro creazioni. Serata all’insegna della mondanità con protagonista Anna Dello Russo, giornalista e direttrice creativa di Vogue Japan, che lancerà il suo libro AdRBook: Beyond Fashion, a cui seguirà l’asta dei migliori trenta pezzi del suo meraviglioso e sterminato guardaroba; il ricavato servirà a finanziare l’istruzione dei nuovi talenti del mondo della moda. La serata si concluderà con una cena di gala e un party super glamour nel quale i giovani saranno i protagonisti.
- Domenica 25 febbraio: brunch super veloce e via, direzione Via Umbria 42 per la sfilata di Marni alle 10.30. Alle 11.30, invece, in Via Bergognone 59 si terrà il fashion show di Emporio Armani. Per chiudere in bellezza la settimana della moda, sfilata di Tommy Hilfiger alle ore 20. Non sarà una sfilata qualsiasi, bensì un evento a cui prenderanno parte, oltre agli esperti del settore, anche ragazzi appassionati di moda che hanno sempre sognato di assistere ad una sfilata. Tommy Hilfiger e Vogue Italia, infatti, durante il mese di febbraio hanno lanciato un contest, chiedendo di reinterpretare i colori del brand e i fashion value con un’immagine da postare su Instagram usando l’hashtag #tommylovesmilano. Le creazioni più originale sono state selezionate direttamente dalla redazione della rivista e gli autori hanno ricevuto un pass esclusivo per assistere alla sfilata. Evviva il trend della democratization!
Se ritenete che la fashion week sia troppo corta e vorreste continuare a vivere la magia della moda nella cornice meneghina, la mostra Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001 è ciò di cui avete bisogno. Questa mostra, curata e presentata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi ed allestita anche per celebrare i sessantanni della Camera della Moda Italiana, si terrà a Palazzo Reale dal 22 febbraio al 6 maggio 2018 (ingresso € 5) con lo scopo di raccontare l’Italia attraverso la moda e far rivivere gli anni fondamentali per il Made in Italy, come appunto il 1971, che ha sancito l’inizio del lusso democratico sfociato poi nel prêt-à-porter.
Image source: Instagram; cameramoda.it