La sfilate di Milano Moda Uomo hanno animato il capoluogo lombardo tra il 17 ed il 21 giugno, e di certo non possiamo dire di essere rimasti delusi. Tra arrivederci, spunti stilistici da copiare e ricerca della leggerezza, sono tanti i bilanci che possiamo fare alla fine di questi giorni.
Primo fra tutti l’entusiasmo che caratterizza il settore moda, nonostante le diverse difficoltà economiche e di approvvigionamento che colpiscono l’intera filiera produttiva. C’è comunque voglia di tornare a sognare, di evadere, come se ne deduce dalla collezione Primavera/Estate 2023 firmata DSquared: stile rilassato da surfista e colori accesi fanno da padroni in questa collezione che gioca con il layering e con le stampe. “Non si tratta di un look preciso, quanto del come si sovrappongono e si abbinano tra loro i pezzi. (…) Tutto si combina con tutto, e il risultato, più che moda, è un modo di essere”, affermano Dean e Dan Caten, rimandando alla creatività come fulcro dello stile.
Semplicità è la parola d’ordine attorno alla quale ruotano i look Fendi. Per questa Milano Moda Uomo, Silvia Venturini Fendi pensa ai nuovi acquirenti del marchio: “I giovani vogliono una vita più semplice, non solo dedicata alla carriera e per questo volevo un abbigliamento molto informale, ma anche formale con la stessa apparente casualità”. È il denim ad avere la meglio, grazie alla sua capacità di coniugare praticità, stile ed adattabilità non solo alle forme del corpo, ma anche alle occasioni d’uso. Anche i classici capi del guardaroba maschile rimangono, ma si trasformano nella loro versione più easy, con volumi maxi e materie prime di prestigio.
La collezione Primavera / Estate 2023 di Dolce e Gabbana è un ritorno alle origini: questa “Re-Edition” porta infatti in passerella i capi cult del marchio dagli anni ’90 ad oggi. Un grandissimo omaggio a David Beckham, icona D&G negli anni 2000, che ha contribuito ad uno sdoganamento della moda nel mondo del calcio, rendendola così di tutti e non più esclusiva di un’élite.
Donatella Versace, regina delle sfilate meneghine, scatena tutta la sua anima pop ispirata all’entusiasmo della Gen Z. Tra logo-mania, riferimenti alla Magna Grecia ed il trikini per uomo da indossare come un body sotto i pantaloni, di certo questi contrasti non possono passare inosservati, né tantomeno essere dimenticati.
Addii che sanno di arrivederci in casa Etro, dove il direttore creativo della linea uomo Kean Etro si commuove salutando per l’ultima volta il suo pubblico prima di passare il testimone a Marco De Vincenzo, che dal prossimo settembre si occuperà delle collezioni uomo, donna ed home. È un saluto poetico e leggiadro, con capispalla, pantaloni ed accessori dalle texture quasi impalpabili e linee che accompagnano i movimenti come il volo di un angelo.
È Giorgio Armani a chiudere questa edizione di Milano Moda Uomo, e la nuova collezione non poteva che essere un tributo all’eleganza. Un senso di tradizione che permea ogni creazione dello stilista, nonostante non manchino, come negli altri brand, la leggerezza e la spensieratezza. I colori sono ispirati alla natura, alle mille sfumature del mare, al bianco candido che incarna purezza ed eleganza senza tempo. Nessuna esasperazione stilistica, solo tanto buon gusto che non cade mai nella noia.
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