“Lara Malloi è ormai sicura di avere la propria vita sotto controllo. Ha un lavoro che ama. Un’amica sincera. Ed è ancora molto giovane.
Pensa di aver fatto i conti con il passato ma in fondo sa che non è così. Lara ha perso suo fratello Tommaso. Penny, la sua migliore amica, un grande amico.
Ma Lara ha perso qualcosa di più. Senza rendersene conto ha disintegrato la propria vita.
E’ stato più semplice trovare qualcuno a cui dare la colpa piuttosto che accettare l’incidente del fratello. E lasciare Daniele si è rivelata la soluzione più comoda quel giorno in riva al lago. Urlargli in faccia la propria rabbia è stato liberatorio. A sedici anni è così che funzionano i rapporti. Si ama e si odia con la stessa intensità. Denny si è macchiato di un grave atto ai suoi occhi. Ha esitato. Ha perso del tempo prezioso.
Da quel giorno ognuno ha intrapreso una strada. Ma di fronte all’ennesimo rifiuto di Lara, nel cercare di comprendere e perdonare, Penny è costretta a svelarle la verità. Otto anni dopo.
Oggi Lara ha un negozio di fiori. Penny gestisce un Centro Benessere. Denny è diventato un vigile del fuoco. Finché l’occasione si presenta. Ripartire è inevitabile. Lara è sconvolta. Sa bene da dove ricominciare. Sa di avere qualcosa per cui farsi perdonare… Il vaso è rotto ma i cocci ci sono ancora“.
Questa è una piccola preview del romanzo “Nontiscordardime” di Simona Friio con il quale l’autrice, è stata premiata nel 2014 vincendo la prima edizione del concorso letterario indetto da Aiep Editore.
Il romanzo è capace di mantenere viva l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine e raggiunge il suo culmine nella parte conclusiva dove si tirano le fila dei fatti avvenuti e dove i protagonisti affrontano finalmente il dolore della perdita.
Munito di uno stile semplice e diretto “Nontiscordardime” è un testo che si legge in una settimana e che invita alla riflessione.
Uno stile unico, scorrevole, un contenuto forte, coinvolgente. E’ molto difficile riuscire a trascrivere le emozioni che ho provato leggendo questo romanzo, apparentemente così semplice ma molto profondo e toccante.
Uno dei temi portanti del libro è il contrasto tra la volontà di esercitare un controllo totale sulla propria vita e il lasciarsi andare completamente ai sentimenti e alle passioni.
Insomma: ritengo Simona Friio una scrittrice talentuosa per il suo stile pulito, la sua padronanza di scrittura, per il modo in cui “passa” anche a noi più inesperti la sua passione per la scrittura e soprattutto per la velata melanconia che permea il romanzo (odio i romanzi che parlano d’amore in modo melenso e scontato, mentre amo l’amore un po’ sofferto, perché l’amore è pathos, è eros ma anche tanathos). E’ veramente un romanzo che merita di essere letto.