Patrizia Gariffo, classe 1975, parlemitana, è l’autrice di Ogni cosa torna, un giallo breve ma intenso, che vi terrà sul filo del rasoio fino all’ultima pagina, perché nulla è come sembra. L’abbiamo incontrata per voi.
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Ciao Patrizia, benvenuta e grazie per aver accettato di scambiare quattro chiacchiere con noi. Ogni cosa torna non è il tuo primo romanzo. Qui però hai deciso di cimentarti nel genere giallo: due donne morte in una villa e un terribile passato che incombe sul presente. Cosa ti ha portato verso questa storia? Quando hai preso la penna in mano, la vicenda, intricata e ricca di suspense, era già completamente sviluppata nella tua mente o è nata pagina dopo pagina?
Ciao, è un piacere “essere qua”. La scelta di scrivere un giallo è nata per caso. Da tempo avevo in mente questa storia e l’ho scritta. In realtà, come dico spesso, “si è scritta da sola”. Quando ho iniziato a scriverla non avevo una trama ben definita, ma si è sviluppata pagina dopo pagina. Il finale, per esempio, è diverso rispetto a quello della prima stesura.
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Ad indagare sul caso è il capitano Bianca Giusti, carabiniere tornata in Sicilia dopo anni trascorsi a Roma. Bianca è una donna adulta, felicemente sposata, ma con una ferita nel cuore, la stessa che anni prima l’aveva condotta lontana dalla sua terra. È possibile dimenticare un grande amore? Prima o poi la ferita di Bianca si rimarginerà?
Bella domanda. E chi lo sa? Credo dipenda da tanti fattori, interni ed esterni alla persona. In realtà l’enorme ferita di Bianca è provocata più dal fatto di non aver avuto spiegazioni sufficienti riguardo la fine del suo amore, che dalla perdita di esso. Non aver avuto un confronto vero con Luigi, l’ha portata a creare una specie di “idealizzazione” di questo amore che, magari, non sarebbe stato neanche il vero amore della sua vita. Credo che a creare le ferite più dolorose non siano le rotture, ma i silenzi, i non detti e la mancanza di confronto. Non so se la ferita di Bianca si rimarginerà, ma credo sia tardi perché la Bianca ferita, che avrebbe bisogno di capire, è quella di 18 anni, lasciata sulla spiaggia un giorno di ottobre. Poi, magari, accadrà. Secondo me, il bello di scrivere storie è proprio questo: non avere mai la certezza di quello che succederà pagina dopo pagina.
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La vicenda narrata in Ogni cosa torna si svolge in un piccolo paesino della Sicilia. Giornate di sole, abitanti che si conoscono tra di loro, turismo… Secondo te, che vivi in Sicilia, quanto la narrazione del sud Italia attinge a stereotipi che i lettori sono felici di leggere?
Tantissimo, purtroppo. Della Sicilia si ignora moltissimo, soprattutto della sua storia e della sua cultura. Siamo passati da una narrazione tutta incentrata sulla mafia a una che descrive la mia terra solo come una sorta di “paradiso terrestre” dove le uniche cose degne di nota sono il cibo, il sole, il mare e in cui tutti si conoscono. È una narrazione più rassicurante, forse, e a misura più di telespettatori che di lettori, comunque.
- Il tuo romanzo prende avvio così: «Secondo la teoria dell’eterno ritorno di Nietzche, ogni scelta che compiamo continuerà a vivere oltre le nostre vite, lasciando un segno indelebile nell’universo e nelle esistenze altrui». Quanta responsabilità abbiamo nei confronti di chi verrà dopo di noi?
Abbiamo una grandissima responsabilità. Sono convinta che tutto ciò che facciamo, o non facciamo, ha delle conseguenze. In un certo senso tutto è collegato, tutti siamo collegati. E la storia di Ogni cosa torna lo dimostra.
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Ogni cosa torna è pubblicato da Bookabook, una casa editrice particolare, in cui i libri vengono scelti due volte, dagli editori e dai lettori, che sostengono i volumi pre-ordinandoli dopo aver letto delle anteprime. Che rapporto hai coi tuoi lettori? Ti andrebbe di consigliare una lettura ai lettori di The Fashion Attitude?
I miei lettori sono molto affettuosi ed entusiasti. I commenti su Ogni cosa torna sono stati tantissimi e molte volte mi hanno emozionata e commossa. Inoltre, quasi tutti mi chiedono se ci sarà un seguito del romanzo. E ci sto pensando. Ai lettori di The Fashion Attitude consiglio l’ultimo romanzo che ho letto: Ballata malinconica di una vita perfetta, esordio letterario di Emily Itami, una bella storia di rinascita e di consapevolezza femminile.