Cosa significa essere una donna nera nella Gran Bretagna di oggi? Cosa significava esserlo ad inizio Novecento, negli anni Cinquanta, Settanta, Ottanta? E cosa è cambiato nell’ultimo secolo? Lo spiega Bernardine Evaristo nel libro Ragazza, donna, altro pubblicato in Italia da Sur edizioni. Evaristo è nata a Londra da madre inglese e padre nigeriano. Da sempre è impegnata in campagne che promuovono la visibilità di artisti di colore. Con questo romanzo ha vinto il Booker Prize, uno dei più importanti premi letterari a livello internazionale. Pensate Ragazza, donna, altro è stato il primo libro di una scrittrice di colore ad arrivare in testa alla classifica della narrativa tascabile nel Regno Unito. Nonostante il 3% della popolazione sia composto da neri britannici e afro-caraibici (percentuale dovuta soprattutto alle migrazioni dalle ex colonie), la vita per la popolazione inglese di colore non è per niente facile. Se poi sei una donna nera ancora meno, il tetto sopra la tua testa non è di cristallo, ma di granito, da spaccare con il piccone. Non parliamo poi delle donne, nere, omosessuali… Bernardine Evaristo ha voluto dare voce alle loro storie. Il romanzo si compone di dodici storie, corrispondenti a dodici donne, le cui vicende personali sono legate tra loro. Abbiamo Amma, una celebre regista, che dopo anni di lotte per rivendicare la propria posizione di donna, femminista, nera e lesbica, è riuscita a mettere in scena uno spettacolo al National Theatre. C’è la figlia Yazz, un’adolescente dall’incredibile consapevolezza di sé. Dominique, ex socia di Amma, che è la prova vivente che si possono avere relazioni d’amore tossiche non solo tra uomo e donna, ma anche tra due donne. Ragazza, donna, altro racconta però non solo le storie di donne ribelli, ma anche di donne che si sono allineate al pensiero, costruendo un’immagine di sé corrispondente a quello che la società inglese si aspetta da loro. È il caso di Carole, donna in carriera, che spesso si scontra con una società razzista. Bernardine Evaristo di lei scrive:
Carole non riesce a scordarsi tutte le piccole ferite, tutti i partner d’affari che le fanno i complimenti per come parla bene, incapaci di nascondere il tono di sorpresa nella voce, così che lei deve fingere di non offendersi, sorridere con grazia come se quello che le hanno appena fatto fosse davvero un complimento.
Infine non mancano le nonne, le bisnonne e le trisavole delle femministe di oggi, come Hattie e Grace. Ragazza, donna, altro è il romanzo perfetto per chi vuole avvicinarsi alle tematiche femministe, per chi vuole fare un viaggio nella cultura nera del Regno Unito di ieri e di oggi, o semplicemente per chi ha voglia di una bella lettura di spessore, ma non noiosa.
Image Source: David Levenson/Getty Images