Affrontiamo oggi un tema sconosciuto ai più: la Sindrome dell’ovaio policistico. Si tratta di una sindrome molto articolata, che colpisce le donne attraverso differenti manifestazioni. La Dott.ssa Stefania Cattaneo, biologa nutrizionista, l’ha studiata a fondo e ha anche scritto il libro PCOS – Convivere con la sindrome dell’ovaio policistico.
Oltre a seguire le donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico, ha fondato il sito Lotus Flower PCOS per diffondere sempre più consapevolezza e informazione scientifica sulla PCOS.
- Buongiorno Stefania, puoi spiegarci, con parole semplici, che cos’è la Sindrome dell’ovaio policistico, tema molto ben affrontato nel libro “PCOS. Convivere con la sindrome dell’ovaio policistico”?
Certo, la definizione della Sindrome dell’ovaio policistico, è molto articolata perché la PCOS è una sindrome molto complessa, dalle caratteristiche diverse da donna a donna. In tutto il mondo la PCOS è universalmente definita come una sindrome del metabolismo che coinvolge l’equilibrio degli ormoni femminili e ha origini genetiche ancora da chiarire nei particolari. Riguarda prevalentemente la sfera ginecologica e la femminilità della donna nell’età fertile. Ne è affetta circa il 10-15% della popolazione femminile mondiale, in età fertile e, sempre secondo recenti studi epidemiologici, si stima che circa 50% delle donne che ne soffrono non ne sia a conoscenza.
I sintomi hanno un alto impatto sulla qualità della vita delle donne che ne soffrono e vanno dall’irregolarità mestruale all’infertilità; dall’acne all’irsutismo; dalla perdita di capelli sul vertice della testa all’insulino-resistenza che si concretizza con la tendenza al sovrappeso o all’obesità, o all’aumento dell’adiposità addominale. Sebbene fino a oggi la PCOS sia stata correlata all’eccesso di peso, le ricerche hanno valutato che circa il 20-40% delle donne con PCOS siano perfettamente normopeso o magre. L’attore principale di questa sindrome al momento sembra essere l’insulina, un ormone prodotto dal pancreas, che potrebbe essere prodotto in eccesso o non riuscire a svolgere appieno le sue funzioni biologiche; questo gioca un ruolo cruciale nell’iperandrogenismo, nella tendenza a resistere agli effetti della dieta dimagrante, e nei disequilibri ormonali tipici della sindrome.
- Come e quando si diagnostica questa sindrome e cosa comporta? Quali sono i campanelli d’allarme da tenere sotto controllo?
È il medico la figura sanitaria che si occupa del percorso diagnostico e che conduce le pazienti a conoscere la propria condizione. Il medico che si prenderà cura della paziente valuterà la salute delle ovaie attraverso un’ecografia accurata, prescriverà esami del sangue per valutare i livelli ormonali sia degli ormoni maschili che di quelli femminili; così come l’equilibrio della glicemia e dell’insulina, e studierà insieme alla paziente l’andamento del ciclo mestruale, valutando la presenza o meno dell’ovulazione mensile. Il ginecologo, l’endocrinologo e il dermatologo sono gli specialisti a cui si accede di preferenza. Perché i campanelli d’allarme sono piuttosto significativi e riguardano la femminilità nello specifico e sono: un ciclo non regolare o un ciclo che non si presenta da mesi, acne sul volto o sulle spalle, peli in zone non tipicamente femminili (tra il seno, sulla pancia o sulla schiena, sul mento e sulle guance), perdita di capelli sul vertice della testa, ma anche una gravidanza che non arriva, dopo molti tentativi. Se si associa a questo anche l’aumento di peso e disturbi del metabolismo nei genitori (ad esempio, il diabete), allora occorre non posticipare i controlli, e affidarsi alla valutazione del medico.
La terapia che il medico prescrive sarà individuata in funzione dei sintomi più fastidiosi per la paziente: al momento non esiste una cura risolutiva unica, ma farmaci capaci di gestire sintomi specifici, non la PCOS nel suo insieme. Tutti gli studi internazionali però hanno valutato che occorre curare il modo di mangiare ed essere fisicamente attive. Una dieta controllata nella quantità e nella quantità di carboidrati, con il giusto apporto di proteine e grassi salutari e ricca in fibre può migliorare la qualità ovulatoria, gli aspetti metabolici della sindrome e tenere sotto controllo anche i sintomi dermatologici più evidenti.
- Che cosa succede se non ci si prende cura della PCOS?
Sottovalutare la PCOS è molto rischioso perché questa sindrome è correlata a un aumento del rischio (raddoppiato, addirittura) di sviluppare diabete di tipo 2 prima dei quarant’anni, un aumento di tre volte del rischio di sviluppare tumore all’endometrio, malattie del fegato, e soprattutto dislipidemia (aumento dei grassi nel sangue), malattie cardiovascolari e maggior rischio di infarto. Attualmente il problema più serio è trovare una cura adatta a coprire tutti i sintomi riportati dalle pazienti. Ma nell’attesa che si trovi un farmaco “definitivo”, è bene curare lo stile di vita attraverso una dieta sana ed equilibrata, che sia in grado di controllare l’equilibrio glicemico e la produzione e l’azione dell’insulina, insieme a una attività fisica costante: tutti questi comportamenti permettono di prevenire efficacemente future complicanze e gestire i sintomi quotidiani.
- Come nasce e perché nasce il portale Lotus Flower e come supporta le donne affette da questa sindrome?
Nasce perché la PCOS fa paura, intacca la femminilità delle donne, pone dubbi sul proprio futuro. Il mio blog, a cui ho voluto dare il nome di Lotus Flower, il fiore bellissimo simbolo della femminilità e della fecondità, nasce con uno scopo preciso: aumentare la consapevolezza delle donne verso il proprio corpo e soprattutto far conoscere questa sindrome, di cui ancora poco si parla. Il mio messaggio è chiaro e semplice: “Rivolgiti al tuo medico quando hai il sospetto che qualcosa nel tuo corpo non funzioni o che non sia normale, vai a fondo. Fallo ora, non procrastinare, pensando che passi o che sia poco importante”. Il mio blog vuole essere un contenitore di informazioni affidabili e semplici, per capire cosa stia accadendo al proprio corpo, per trovare conforto e soluzioni da mettere in pratica giorno dopo giorno, rendendo più facile la convivenza con questa diagnosi, per non metterla da parte, ma affrontandola a testa alta.
- Quali sono gli obiettivi futuri e quali i mezzi per dare supporto alle donne?
Il blog sarà costantemente arricchito di contenuti, lasciando anche la parola a specialisti del settore, per rispondere a tutte le domande che le donne con PCOS si pongono. È un periodo di grande fermento perché stiamo pensando di uscire dal web e di incontrare le donne in appuntamenti che saranno una coccola, oltre che un momento di approfondimento e risposta per le loro domande.
Ringraziamo la Dott.ssa Stefania per aver risposto alle nostre domande e vi consigliamo di approfondire la tematica sul sito Lotus Flower PCOS e attraverso il suo aggiornatissimo account Instagram.
Image Source: Istock – Lotus Flower PCOS