Quante di voi adorano i tacchi?! Quasi tutte…lo so! E chi dice di non adorarli lo fa solo perché non li sa portare, o non ha trovato il modello adatto alla propria calzata! C’è chi dei tacchi, e dell’universo celato dietro ad un semplice paio di scarpe eleganti, ha fatto la sua professione e la sua missione: sto parlando di Anna Natale, in origine architetto e ora donna eclettica, piena di energia, maestra di sensualità! Perché tutte possiamo, anzi dobbiamo, sentirci belle e sensuali. Non in un giorno speciale…bensì tutti i giorni! Come?! Ce lo racconta Anna Natale nella nostra intervista!
- Ciao Anna, è meraviglioso quello che fai! Da dove nasce la passione per i tacchi?
Ciao a te Federica e grazie! Da dove nasce? Bè, ricordo un paio di zoccoletti rossi fiammanti che mi erano stati regalati all’età di 5 anni e che volevo a tutti i costi indossare, ma “no, quelli sono solo per le grandi occasioni” mi fu detto. Puoi capire bene che se ad una bambina di 5 anni dici di non mangiare le caramelle, da quel momento in poi desidererà SOLO mangiare le caramelle. Ecco, quegli zoccoletti rossi fiammanti per me erano le caramelle per quella bambina. A tutto questo aggiungi che sono cresciuta vedendo mia mamma che alla domenica toglieva i panni del lavoro (abbiamo un’azienda agricola) e metteva il tubino e tacco 12. E io ricordo ancora che da piccina le guardavo i piedi e non vedevo l’ora di diventare grande ed indossarli. Credo che già da allora fosse legato alla “trasformazione” che un tacco ti fa vivere. Mia mamma si trasformava da lavoratrice a “donna bellissima”, proprio perché nel suo passato non era sempre stato così.
- Anche io, come te, adoro ballare, ma mi riesce difficile farlo sui tacchi!! Quali discipline pratichi?
Il ballo mi ha sempre affascinato e tanto. Infatti, in quarta elementare, mio padre decide di portarci a scuola di ballo, a me e mia sorella, come premio dopo aver curato i denti dalle carie (vabbè nel frattempo oltre ai tacchi, mangiavo anche le caramelle). E all’epoca io non avevo neanche mai considerato l’ipotesi di entrare in una scuola di ballo, mi ci sono ritrovata ed ho iniziato dalla Danza Ritmica, che ho praticato per un anno, arrivando anche quinta alle Gare Provinciali. Mi piaceva così tanto che stavo abbandonando la scuola…così la parentesi ballo si concluse dopo solo un anno. Riprendo il ballo, un po’ per caso all’età di 24 anni e ricomincio dalla Salsa Cubana e Lady Style (approfondimenti sulla gestualità femminile nella Salsa Cubana). Fu amore e lo è ancora. Ho praticato costantemente per 8 anni con tanto di esibizioni, stage con maestri di un certo calibro e approfondimenti sul tema.
Poi due anni fa, per una serie di motivi, non ho potuto più seguire i corsi di Salsa ed ho iniziato a provare Burlesque con mini-corsi, che da un anno pratico con costanza assieme alla Sensual Chair Dance, che attualmente mi ha stregata. Tranne l’ultima disciplina, le altre si ballano tutti sui tacchi ed è una questione di bilanciamento e alta consapevolezza del proprio corpo, oltre che dei propri movimenti. Questa forte consapevolezza oggi è stata fortificata dallo Yoga in Volo che mi vede volteggiare da quattro anni e mezzo. Diciamo che non mi annoio.
- Che cos’è per te la sensualità?
Per me la sensualità è sentirsi bene con se stesse, è armonia, è lentezza e consapevolezza.
É riscoprire quella parte che è in ogni donna e che la fa sentire (e non essere) bella, sicura di sé e seduttiva.
- In un certo senso, la tua mission è insegnare a volersi bene. Quali sono i gesti che quotidianamente compi verso te stessa?
Esattamente, volersi bene come Donna! Le donne oggi copiano gli uomini negli atteggiamenti, nei pensieri, nel vestire, ma noi non siamo uomini. Abbiamo però da imparare tanto da loro e loro tanto da noi; la strada è lunga, ma direi che un paio di passi li abbiamo fatti. Quali gesti? Sicuramente i Tacchi! Alle volte mi capita addirittura di scendere dal letto e voler indossare i tacchi per andare a fare colazione (provateci, è una sensazione pazzesca, ed è una sorta di meditazione per me)! Ma non sono tutta tacchi e sensualità. Amo leggere, ho una libreria grande quasi come la mia scarpiera. Non leggo romanzi, ma del Potere della Parola, Autostima, Leadership, Intelligenza linguistica e così via. Pratico la meditazione e adoro andare a camminare all’alba al mare. Ovviamente, non può mancare la cura dei miei piedi con prodotti specifici ed anche con i rimedi della nonna, che tante volte dimentichiamo.
E dopo tanti anni in cui ho evitato lo specchio, passo anche qualche minuto ogni mattina a guardarmi negli occhi e riconoscermi in quell’espressione.
- Riscoprire la propria femminilità è fondamentale per tutte le donne a ciascuna età. Io stessa vorrei spesso sentirmi più femminile…quale consiglio universalmente valido dai alle persone che si rivolgono a te con questo obiettivo?
Di guardarsi allo specchio senza giudizio per due minuti al giorno! Scontato? Credo di no, perché non lo fa nessuna (mi sbaglio?). Quando vengono da me, credono che io insegni loro la tecnica delle tecniche per essere Strafighe sui Tacchi, ed è così. Ma l’esercizio più difficile, e quello che fa la differenza, è proprio osservarsi riflesse in uno specchio senza giudicarsi. Per sentirti bella, femminile e sensuale è importantissimo che tu faccia pace con Te Stessa guardandoti negli occhi. Perché se non ti osservi mai, anzi eviti quegli occhi, come potrai pensare di riscoprire la tua femminilità?!
Grazie Anna, mi hai fatto venire voglia di indossare i tacchi anche per fare le faccende di casa! Al di là dell’ironia, grazie davvero per il tuo entusiasmo e per la tua carica motivazionale! E se anche voi volete un pò dell’energia di Anna visitate il suo sito annadaitacchirossi.it e i suoi canali social Facebook ed Instagram, inutile dirvi che non ve ne pentirete!
Image Source: Facebook/Instagram @annadaitacchirossi
2 comments
E’ bellissimo che lei si senta così e sono ottimi suggerimenti, tra l’altro ho notato un rosso abbinato dall’abito allo smalto fino al rossetto, con estrema leggerezza e stile, cosa non scontata.
Ricordiamo che ogni donna è femminile a modo suo con o senza tacchi e lo stesso vale per gli uomini :).
Pienamente d’accordo, la femminilità è indipendente da ciò che si indossa.